La BMW va in pista e sfida apertamente i big della SBK. Una guerra dichiarata, lanciata da un colosso ad altri colossi. Intanto la FGSport si frega le mani perché il campionato delle derivate di serie è in piena forma. La MotoGP invece
SFACCIATI? Forse. Sicuri dei propri mezzi? Senza alcuna ombra di dubbio. Il progetto BMW Superbike procede a gonfie vele e da Monaco non mancano di informare pubblico e avversari dei progressi fatti dalla loro SS 1000 R. Insomma, pare che i tedeschi provino un certo gusto a stuzzicare i big del mondiale delle derivate di serie, che forse devono anche iniziare a preoccuparsi. Non è usuale che una Casa sfidante (e potente finché si vuole, ma pur sempre debuttante) si metta così in mostra prima del tempo.
PETTO GONFIO Di solito (ed è quello che sta facendo Aprilia) si gira di nascosto, si tiene tutto segreto, anche per non mostrare il potenziale del mezzo e poi sorprendere gli avversari. Invece, BMW gonfia il petto al punto che Berti Hauser (responsabile BMW per il progetto SBK) dopo i test del Lausitzring si è anche lasciato scappare un "penso che sorprenderemo qualcuno il prossimo anno". Chi conosce i tedeschi sa che non sono dei fanfaroni, e se si cimentano in una disciplina sportiva non è per fare i comprimari. Ma questa sicurezza fa davvero pensare.
GRAN LAVOROI tre tester che si stanno alternando al manubrio stanno facendo una mole di lavoro enorme. Jeremy Mc Williams (che per inciso è da 3 anni che sviluppa progetti racing BMW), Steve Martin e Kevin Curtain fanno le ore piccole in pista e pare che al Lausitz, messi a confronto i loro tempi con quelli segnati in gara dai top rider, siano usciti con il sorriso sulle labbra.