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Le novità della Superbike 2014


Avatar Redazionale, il 29/08/13

11 anni fa - Modifiche di sostanza al regolamento per l’anno che verrà

Mentre la griglia di partenza del Campionato Superbike si sempre meno popolata, arriva il comunicato relativo al nuovo regolamento SBK 2014. Ma cosa cambia di preciso?

PER QUANTO? Con BMW che si ritira, Aprilia sull’orlo dell’indecisione, non si sa ancora per quanto il Campionato Superbike potrà andare avanti a essere così avvincente. Fatte queste premesse, la FIM (Federazione Internazionale del Motociclismo) ha diffuso un comunicato relativo al Regolamento Superbike 2014. Tante le novità, tra cui l’introduzione della categoria EVO, una sorta di CRT per la MotoGP. Un modo un po’ ritrito per rimescolare le solite carte? Può essere, sta di fatto che, proprio come per la CRT, anche le EVO avranno un regolamento e una classifica separati. Si riduce inoltre il numero di motori utilizzabili durante una stagione per ciascun pilota e sono introdotti limiti a livello strategico. Ecco in dettaglio il nuovo regolamento.

LA NUMERO 8 Si parte da qui, dal numero massimo di motori utilizzabili da ciascun pilota durante una stagione: otto, non uno di più. Per tenere tutti sotto controllo, i componenti principali del motore verranno punzonati, mentre chi avrà bisogno di un ulteriore motore oltre gli otto previsti, subirà una penalità: partenza in fondo alla griglia per la gara prevista e anche quella successiva, quindi occhio. Sempre per quanto riguarda il motore, dall’anno prossimo sarà possibile modificare i corpi farfallati per montare un diverso sistema ride-by-wire, mentre gli eventuali sistemi di aspirazione a geometria variabile dovranno rimanere di serie (chi non li ha, non potrà utilizzarli). Interessante ciò che si dice a proposito della trasmissione. Sarà possibile scegliere tra due opzioni da inizio stagione: la prima, avere due rapporti per ogni marcia, oltre alla possibilità di avere due diverse primarie. Nel secondo caso, si possono avere tre rapporti per ogni marcia, ma una sola primaria. Non è finita qui: in ciascun caso, il pilota potrà modificare i rapporti solamente due volte durante le gare, sotto la supervisione di un Commissario Tecnico FIM e solamente in certe fasce orarie predeterminate.

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MENO SPESA, TANTA RESA Continuando con i tecnicismi, grosse modifiche sul fronte della ciclistica, tutto in ottica riduzione costi. Ci sarà infatti un tetto massimo di prezzo (non comunicato) sotto il quale ogni team dovrà rimanere, ma soprattutto si potrà scegliere le sospensioni da una sorta di menù forcelle e mono prestabilito dalla commissione. Inoltre, ogni costruttore dovrà garantire a qualunque pilota la possibilità di acquistare i medesimi prodotti. Questo di fatto mette la parola fine ai privilegi dei piloti ufficiali, dato che chiunque potrà avere libero accesso a qualunque tipo di sospensione.

MI L’EVO Ovviamente, la più grande novità del regolamento è la categoria EVO Superbike. Scendendo nel dettaglio, un po’ come accade in MotoGP per le CRT, le EVO Superbike avranno telaio identico alle normali superbike ma motore molto più simile alle Superstock. Oltre alla possibilità di utilizzare solo sei motori durante una stagione, infatti, per la categoria EVO non sono previste modifiche all’impianto di alimentazione e in sostanza il motore dovrà rimanere molto simile a quello di serie (tanto per fare un esempio, pistoni e fascette devono rimanere di serie). Unica modifica concessa sono i rapporti al cambio: potranno essere quelli di serie oppure un solo altro gruppo di rapporti. Per la ciclistica, invece, stesso discorso della normale Superbike.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 29/08/2013
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