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Anteprima:

Pan Racing by BMW


Avatar Redazionale, il 07/04/05

19 anni fa - Un Boxer per il deserto

Due concessionari italiani danno vita ad una special su base BMW pronta per correre nei Rally. Motore boxer e tanti materiali speciali per una factory bike con grandi ambizioni.


REMINESCENZE Chi non ricorda piccolo grande Gaston Rahier quando vinceva la Parigi Dakar? Il piccolo Belga cavalcava una BMW bicilindrica, alta e impetuosa che lui però riusciva a domare come pochi altri, fino a portarla alla vittoria assoluta nel 1984 e nel 1985. I maligni dicevano che andava così forte perché non si poteva fermare altrimenti non toccava terra. Invidie, ma è certo che il binomio Rahier BMW Boxer ha lasciato il segno.

VOGLIA DI CORRERE

Chissà, forse lo ha lasciato profondo anche in Nicola Vacca e Alberto Palma, due "ragazzi" titolari dei concessionari BMW di Cagliari e di Perugia. Due imprenditori con le corse nel sangue che hanno deciso di unire le forze per creare la PAN Racing, un team che, correrà nei motorally con una specialissima moto motorizzata guardacaso con un motore Boxer BMW.

PROGETTI PER IL FUTURO?

L'accoppiata terribile ha fatto nascere questa moto davvero particolare, che correrà quest'anno nel campionato italiano motorally, nel Raid TT, mentre per il 2006 progetti ancora più ambiziosi li porteranno a correre il mondiale Motorally. Insomma gente con gli obbiettivi ben chiari in testa e con tanta fiducia nei propri mezzi. Lo si è visto alla presentazione della moto, la Pan Racing è una special artigianale a tutti gli effetti.

CUORE TEDESCO

Non si può nemmeno dire che è realizzata su base BMW perché in realtà dalla GS la Pan Racing Prende il motore 1150 (portato però a 1200 cc esatti e completamente modificato all'interno), il gruppo ottico anteriore, il cupolino e il cardano vecchia edizione. Tutto il resto è stato realizzato artigianalmente a creare un pezzo unico dalla innegabile raffinatezza. Telaio a traliccio con tubi a sezione variabile, sovrastrutture superlight tutta la viteria in Ergal e Titanio portano la moto ad un peso di 175 kg a secco.

FATTA A MANO

Il serbatoio è da 22 litri, ma per i raid africani è prevista una configurazione con serbatoi da 60 litri. Bellissimo il monobraccio posteriore in lega di magnesio e alluminio, realizzato dalla Pan Racing, ospita l'albero di trasmissione e il cardano e muove un lunghissimo ammortizzatore WP senza leveraggio progressivo che porta l'escursione della ruota posteriore a 289 mm.

SENZA TELELEVER Abbandonato il Telelever la sospensione anteriore è una forcella tradizionale con escursione da ben 300 mm

, immancabili i cerchi Takasago Excel da 21 e 18 pollici (un must per il fuoristrada) con mozzi in ergal ricavati dal pieno.

BING! CHE CARBURAZIONE

Ma ancor più interessante è il motore, la cura della Pan Racing sul boxerone BMW ha portato ad una potenza di ben 118 cv a 7200 giri, un motore che si è semplificato rispetto a quello di serie, visto che l'alimentazione non è più ad iniezione elettronica ma verte su due carburatori Bing (vecchia conoscenza dei BMWisti) a depressione, preferiti ai Keihin per la loro risposta più "morbida" alle sollecitazioni dell'acceleratore. Ce n'è davvero bisogno perché con i numeri che ha questo bicilindrico la Pan Racing sarà di sicuro una bella stracciacopertoni.

CINQUE ANTICIPO

L'elettronica è italiana, fornita da Ducati Energia, e consente di programmare cinque differenti curve d'anticipo a seconda dei percorsi, mentre per quanto riguarda i rapporti il team può intervenire direttamente sul cambio o sulla coppia conica finale. Una bella sfida,dunque, che il team sembra sicuro di vincere, e chissà se tra qualche anno rivedremo un boxer sul podio di Dakar...

Pubblicato da Stefano Cordara, 07/04/2005