È un vortice negativo da cui sembra non si possa uscire, quello del mercato moto. Forte il calo di gennaio, che dietro al segno meno, mette un minaccioso 23,8%
GENNAIO, CHE PAURA Gennaio porta il freddo ma purtroppo non solo. Sembra infatti non avere limite il trend negativo del mercato moto, che, rispetto all’anno passato, fa segnare un pauroso -23,8%. C’è da chiedersi se ci sarà mai un’uscita dal tunnel negativo o se le moto diventeranno semplice appannaggio dei benestanti. D’altronde, l’elevato costo della vita unito alla disoccupazione globale non invoglia certo all’acquisto di una moto nuova, se poi aggiungiamo i proibitivi costi assicurativi e il bollo annuale, il quadro è davvero completo.
MENO ME LO MENO Lasciando perdere considerazioni negative, è interessante analizzare, settore per settore, il mercato. Gli scooter 125 segnano 1.848 veicoli immatricolati, che confrontato con l’anno scorso significa -22,6%, in media con il dato globale di -23,8. Molto più negativi invece i maxiscooter, con 444 vendite e -44%. Anche nelle moto lo scenario è da incubo: le over 1000 hanno venduto 803 pezzi, quindi -27,3%, mentre le moto tra 800 e 1000cc segnano 783 unità, quindi -20,2%. Le più disastrose rimangono le 600: solo 112 moto vendute, che significa -50,4%. Uno spiraglio fresco arriva dalle 300-500cc, con 556 pezzi e un +5,7%. Infine, anche le 125 segnano un bel meno, con 334 moto e -28,9%.
SETTORE PER SETTORE Anche osservando i numeri suddivisi per categoria, il risultato non cambia: le naked hanno venduto 818 unità, segnando sulla bilancia -22,6%, le endurone stradali 1.035 pezzi e -23,3% mentre resistono le custom con 390 vendite, segnando un curioso +0,8%. Male, invece, le sportive, 339 pezzi e -24,3%, e infine le supermotard, con 241 moto e -27,2% rispetto all’anno passato. Per fare un piccolo sunto, nel primo mese dell’anno sono stati venduti 11.379 ciclomotori, che significa -25,5% rispetto a gennaio scorso. Fatto questo lungo elenco, possiamo solo augurarci un futuro governo più responsabile, che tenga a cuore il futuro del Paese e che intenda le moto come soluzione alla mobilità urbana.