Race Ready: la doppia “R” nel nome si traduce così. Questa Montesa Cota 300 RR, evoluzione della Cota 4RT260, strizza l’occhio a quelli che il trial lo prendono molto sul serio
ANDREY PERBOSKY Race Ready: la doppia “R” nel nome si traduce così. Non fosse chiaro, questa Montesa Cota 300 RR, evoluzione della Cota 4RT260, strizza l’occhio a quelli che il trial lo prendono molto sul serio, e con velleità competitive non indifferenti. Insomma, non è la moto di Eddie Karlsson e Orion Noguera ma alcune soluzioni tecniche vengono da lì.
“POMPATA” La nuova trial top di gamma di Honda pesa due chili in meno della “duesessanta”, ha una ciclistica più sofisticata (forcella Tech con tubi in alluminio e monoammortizzatore Showa), è stata migliorata l’efficienza di pompe freno e frizione. Non bastasse, cresce la cilindrata: da 260 si passa a 289 cc. Il risultato si deve a un aumento dell’alesaggio del pistone (da 78 a 80 mm) e della corsa (incrementata di 3 mm) del suo moderno 4T. In concreto, chi inforca una Montesa Cota 300 RR, grazie anche alla nuova pompa con flusso di carburante maggiorato, gode (secondo la Casa) di più coppia ai medi e di una curva di potenza più generosa (regolabili in base alle esigenze modificando il setting della centralina). La sensibile riduzione del freno motore, ottenuta inserendo un sistema di decompressione nel carter e attraverso un meticoloso lavoro sull’elettronica, fa invece sì che quando si chiude il gas il pilota abbia la sensazione di guidare una moto più leggera e facile da controllare.