Anche la moto sceglie l'airbag per migliorare la sicurezza passiva. L'ultima frontiera sembra essere il wireless, e così, dopo Dainese, anche Alpinestars presenta il proprio progetto. Da commercializzare nel 2011...
VENGO ANCH'IO Airbag sì, airbag no? Mentre tra i motociclisti prosegue una blanda diatriba sull'effettiva validità – e comodità - di questo nuovo dispositivo di sicurezza, dall'altra parte cresce il numero delle Case di abbigliamento tecnico allo studio di un airbag da moto, che inserito nella tuta serve a proteggere nuca e colonna vertebrale al momento dell'impatto, tramite un cuscinetto che si gonfia con la velocità di una pallottola.
QUARTETTO D'ARIA Dopo Spidi e Motoairbag, le prime a lanciare un capo d'abbigliamento con l'airbag incorporato, è arrivata Dainese con la sperimentazione un sistema più evoluto, il D-air, previsto in commercio a medio-breve termine. Ora che al gruppo si è aggiunta anche l'Alpinestars, alle prese a sua volta con lo sviluppo di una tecnologia airbag elettronica assimilabile al progetto di Dainese, fanno quattro Case in tutto. L'intento della ditta di Asolo è quello di iniziare a vendere capi dotati di questa tecnologia entro il 2011: inizialmente destinati esclusivamente all'utilizzo su pista, e quindi, a partire dal 2012, sdoganati al pubblico "stradale".
IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO La principale differenza tra i dispositivi già esistenti e quelli ancora in fase di realizzazione è data dalla tecnologia alla base. I dispositivi di Spidi e Motoairbag presuppongono il collegamento pilota-moto tramite un cavo, che in caso d'incidente rileva il distacco e implementa il gonfiaggio dell'airbag. Quelli di Alpinestars e Dainese, invece, non prevedono alcun cavo: il segnale di attivazione dell'airbag arriva da un sofisticato software installato all'interno della tuta, capace di elaborare velocemente una serie di dati che destano allarme provenienti da sensori.
TEMPUS FUGIT L'airbag di Alpinestars è alimentato da un gruppo batteria e si gonfia utilizzando una miscela di gas e azoto. Nella configurazione attuale, è fatto di due sacche che coprono spalle e clavicole del motociclista e che si gonfiano completamente nel giro di 0,05 secondi. Il tempo di attivazione è chiaramente il nodo cruciale per questo genere di tecnologie, e per quanto riguarda i dispositivi wireless è abbastanza allineato (per Dainese si assesta sui 4 centesimi di secondo).
SECONDA CHANCE Ciò che distingue specificatamente il prodotto della Casa di Asolo (ed è la novità più importante) è invece un doppio sistema di carico in grado di garantire al motociclista due gonfiaggi senza bisogno di ricaricare il sistema. In termini pratici, se il pilota cade può immediatamente montare in sella sapendo di poter contare sullo stesso livello di protezione nel caso incappasse in una seconda caduta.
WORK IN PROGRESS L'airbag di Alpinestars è, al momento, ancora in fase di messa a punto. I lavori sono iniziati circa sette anni fa e lo sviluppo continua tutt'oggi sulla base dei dati dei test e delle esperienze dirette di alcuni piloti "brandizzati” dalla Stella. Il passo successivo sarà quello di lanciare sul mercato capi dotati di airbag, ma destinati esclusivamente all'utilizzo su pista, prima di arrivare al lancio di una variante da strada per il motociclista "comune”.