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MotoGP2010: Laguna Seca


Avatar Redazionale, il 25/07/10

14 anni fa - Pedrosa cade, Lorenzo domina. Il mondiale è ormai cosa fatta. Ad animare la gara sul circuito più assurdo del mondiale ci ha pensato Rossi che torna al podio a 50 giorni dalla frattura.

Pedrosa cade, Lorenzo domina. Il mondiale è ormai cosa fatta. Ad animare la gara sul circuito più assurdo del mondiale ci ha pensato Rossi che torna al podio a 50 giorni dalla frattura.


TUTTO GIÀ SCRITTO Il solito Lorenzo, il solito copione. Ormai le gare della MotoGP sembrano avere il finale scontato. Anche quando sembra che ci sia qualcuno che possa mettere pressione a Lorenzo finisce che lui se ne avvantaggia comunque. Gli avversari cadono, lui non sbaglia mai e marcia quasi a bottino pieno verso quello che ormai è evidentemente il suo mondiale. A Barcellona è stato Dovizioso a cadere sul più bello, a Laguna Seca è toccato a Pedrosa autoeliminarsi mentre era in testa e sembrava quasi imprendibile.

BYE BYE CAMPIONATO Peccato davvero perché una vittoria di Pedrosa avrebbe potuto dare ulteriore smalto allo spagnolino e tenere aperto un mondiale che adesso è lontanissimo. La gara pareva a questo punto spenta, troppo apatico Stoner per insidiare Lorenzo che, con la sua moto perfetta, martellava come un fabbro un giro veloce dietro l'altro. Invece, ad animarla ci ha pensato un quartetto composto da Rossi, Dovizioso, Spies e Hayden che hanno battagliato per un podio che chiaramente faceva gola a tutti.


FAME DI PODIOA Rossi più di chiunque. Per lui il podio era l'obbiettivo massimo di questa gara e francamente dopo le prove e per più di metà gara sembrava fosse un'utopia. Invece, Valentino da metà gara in poi ha dato tutto per guadagnare quella terza posizione insperata. Mai visto un Rossi così provato dopo una gara, segno che la sofferenza è reale e non una messa in scena.

DOVIZIOSO GIÙ DAL PODIO Dispiace solo che il terzo posto sia andato a svantaggio di Dovizioso che come unica colpa ha quella di essersi "addormentato" nella fase centrale della gara, anche se era evidente che le Honda vanno forte di motore ma quanto a ciclistica sono ancora lontane dalla perfezione. Bastava vedere come si muoveva la Honda di Pedrosa per capire che Camomillo era spesso più di la che di qua.

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AMERICANI SOTTOTONO Per Hayden e Spies invece la gara non può essere considerata soddisfacente, soprattutto per Spies che aveva un passo veloce ma ha compiuto davvero troppi errori, probabilmente per la foga di dimostrare le sue indubbie capacità.


POCHI SPRAZZI A parte quelle fiammate sul finale tra Rossi e Dovizioso, la gara è scivolata via senza troppi sussulti e anche un po' noiosa. Chissà perché, ormai quando si va a Laguna Seca tutti si aspettano duelli epici, ma non può essere sempre come nel 2008, e anche gli americani che qui le prime stagioni facevano il bello e cattivo tempo hanno smesso in fretta di fare la voce grossa. I protagonisti alla fine sono sempre gli stessi, non c'è più spazio per gli outsider.

TEATRINO Insomma, una gara che offre pochi spunti, se non quello del ritorno di Rossi sul podio. Anche le scenette di Lorenzo sanno ormai di stantio, siamo già al bis dell'astronauta. Direi una cosa a Lorenzo: guida e vinci che sono le cose che riesci a fare meglio.


Pubblicato da Stefano Cordara, 25/07/2010
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