Pedrosa cade, Lorenzo domina. Il mondiale è ormai cosa fatta. Ad animare la gara sul circuito più assurdo del mondiale ci ha pensato Rossi che torna al podio a 50 giorni dalla frattura.
BYE BYE CAMPIONATO Peccato davvero perché una vittoria di Pedrosa avrebbe potuto dare ulteriore smalto allo spagnolino e tenere aperto un mondiale che adesso è lontanissimo. La gara pareva a questo punto spenta, troppo apatico Stoner per insidiare Lorenzo che, con la sua moto perfetta, martellava come un fabbro un giro veloce dietro l'altro. Invece, ad animarla ci ha pensato un quartetto composto da Rossi, Dovizioso, Spies e Hayden che hanno battagliato per un podio che chiaramente faceva gola a tutti.
DOVIZIOSO GIÙ DAL PODIO Dispiace solo che il terzo posto sia andato a svantaggio di Dovizioso che come unica colpa ha quella di essersi "addormentato" nella fase centrale della gara, anche se era evidente che le Honda vanno forte di motore ma quanto a ciclistica sono ancora lontane dalla perfezione. Bastava vedere come si muoveva la Honda di Pedrosa per capire che Camomillo era spesso più di la che di qua.
AMERICANI SOTTOTONO Per Hayden e Spies invece la gara non può essere considerata soddisfacente, soprattutto per Spies che aveva un passo veloce ma ha compiuto davvero troppi errori, probabilmente per la foga di dimostrare le sue indubbie capacità.
TEATRINO Insomma, una gara che offre pochi spunti, se non quello del ritorno di Rossi sul podio. Anche le scenette di Lorenzo sanno ormai di stantio, siamo già al bis dell'astronauta. Direi una cosa a Lorenzo: guida e vinci che sono le cose che riesci a fare meglio.