Si chiudono con Stoner più veloce di tutti i test Valenciani. L'australiano fa il botto in sella alla Honda mettendo dietro tutti, compagni di squadra compresi.
THE END Ammainate le bandiere e sciogliete le righe. Chi oggi si attendeva il miracolo da Valentino Rossi resterà certamente deluso. Sebbene gli uomini Ducati abbiano ripetuto fino alla nausea che non sia stato assolutamente cercato il tempo, è logico che tutti si aspettassero di essere più avanti in classifica.
AMARCORD La memoria corre al 2004 quando Rossi prese in mano un "cancello" di Yamaha (o almeno così tutti la giudicavano) e dopo solo 2 giorni di test fu record della pista. Ma le epoche sono troppo lontane per essere confrontate e vedere Hayden (che con tutto il rispetto non è Rossi) a 5 decimi dalla "pole" fantascientifica di Stoner fa capire che il Dottore ha fatto tutt'altro tipo di lavoro e il tempo non lo ha proprio cercato. Troppo importante questo test e troppo poche le altre giornate di prove per permettersi il lusso di sbagliare strada e trovarsi in primavera in Qatar con una moto da rifare. Né Rossi né la Ducati vogliono sbagliare: per battere Stoner Lorenzo Spies e compagnia bisogna essere assolutamente al 100%.
PUZZLE DUCATIBen venga quindi la quindicesima posizione, se permetterà alla Ducati di mettere assieme il puzzle e di presentarsi a Sepang a gennaio con la prima bozza della vera moto 2011. Lì, probabilmente, vedremo un altro Rossi. Tempi o non tempi, solo all'interno del box Ducati sanno qual è la vera situazione. In assenza di dichiarazioni del pilota (ricordiamo che è embargato fino al primo gennaio perché è ufficialmente ancora un pilota Yamaha) è inutile fare sondaggi o supposizioni. Saranno probabilmente i prossimi test a dare qualche informazione più veritiera, e poi, saranno sempre le gare ad essere ancora più sincere.
TEMPI IMPORTANTI In ogni caso i tempi contano sempre, anche quando sono test, e i tempi dicono che l'accoppiata Stoner-Honda fa davvero paura. L'australiano è un vero "ignorante" del manubrio, mi si passi il termine, capace di andare fortissimo da subito con qualsiasi mezzo.
STONER CHE BESTIA Forse non sarà un genio nel capire e sviluppare le moto (dicono che lui abbia solo due modi per definire la moto "ok" quando va bene e "shit" quando non va), ma il gas glielo dà eccome e vederlo lì davanti significa che il feeling con l'anteriore (suo vero cruccio da sempre) è ottimo e che Lorenzo dovrà averne paura. Il maiorchino è lì, secondo, prova, va forte, è costante; finché ha girato era lui il più veloce. Poi, tre ore prima della fine dei test, ha fatto i bagagli e se ne è andato, segno di grande sicurezza. Di sicuro non è uno che si fa impressionare. Intanto ha già spronato la Yamaha perché migliori le prestazioni del suo quattro cilindri: la Honda lo ha impressionato.
OCCHIO AL TEXAS E non è solo davanti che deve guardarsi Lorenzo, perché appiccicato come una cozza c'è Ben Spies che va già fortissimo e che, non lo diciamo certo adesso, non è uno che ha timori reverenziali verso nessuno tantomeno verso il suo compagno di squadra.
SE NE PARLA A GENNAIO Bravo Simoncelli, sempre veloce (ma anche due volte per terra), bravo anche Bautista, che fa andar bene l'unica Suzuki rimasta. Adesso cala il sipario, tutti a casa a lavorare. Di MotoGP si ricomincerà a parlare a gennaio; chissà se questi mesi basteranno per far trasformare il punto interrogativo sul casco di Valentino in un punto esclamativo...