In Giappone succede di tutto: Pedrosa out fin dalle libere "regala" il mondiale a Lorenzo, Stoner imprendibile, Dovizioso fortissimo, Rossi di nuovo a podio.
PEDROSA CHE PECCATO Dopo l'incidente di venerdì occorso al povero Pedrosa (quando un cavo dell'acceleratore si blocca non è mai molto bello) pareva che questo GP del Giappone potesse offrire pochi spunti. Invece, chi si è alzato presto questa domenica mattina ha avuto la fortuna di assistere in diretta a uno dei GP più intensi della stagione. Tutto accade a tre giri dalla fine, le posizioni dei primi quattro sembrano ormai cristallizzate e il GP scivola via con il solito poco entusiasmo, con distacchi che fanno l'elastico, decimo più decimo meno.
BOMBA INNESCATA Ma si capisce che sta per esplodere qualcosa, per troppo tempo i compagni di squadra che più si odiano al mondo sono stati troppo vicini. Rossi davanti, Lorenzo dietro. In palio non solo il terzo gradino del podio su cui entrambi vogliono salire per diversi motivi, ma anche una vittoria psicologica sull'altro. In ballo c'è qualcosa di più che un semplice terzo posto.
FACCIA A FACCIA Quello che ne scaturisce è il più bel duello della stagione, faccia a faccia a viso aperto senza tatticismi, di quelli che "ne resterà soltanto uno". Lorenzo attacca, Valentino risponde, i due si prendono a sberle (motociclisticamente parlando s'intende), sorpassi, controsorpassi e un paio di contatti. E come quasi sempre succede in questi casi Valentino ha la meglio. Mettendo da parte le dichiarazioni politiche è perfino inutile dire che Rossi sogna questo momento dal quando è rientrato dopo l'incidente del Mugello, avesse vinto Pedrosa per lui sarebbe stata la giornata perfetta...
SCORRETTI? NON DIREI Una bella battaglia, a parer mio dura ma non scorretta, che sembrava aver accontentato anche Lorenzo, sconfitto nel corpo a corpo ma ormai a soli 6 punti dal mondiale matematico. Invece Jorge che fa? Va da Lin Jarvis a lamentarsi accusando Rossi di essere stato troppo duro, ai limiti della scorrettezza e chiede alla Yamaha di intervenire.
SGRIDATA UFFICIALE E la Yamaha che fa? Sgrida Rossi dicendo che non ci si comporta in questo modo, che il mondiale non è finito che tra compagni di squadra non ci si comporta così (le dichiarazioni di Jarvis e Furusawa sono state lette a Fuorigiri). La cosa mi lascia perplesso non tanto per la lamentela di Lorenzo (quando si perde un duello del genere non si è mai molto contenti e comunque consiglio al maiorchino di guardare Gara2 della SBK a Magny Cours dove Fabrizio e Haga se le sono date di santa ragione per un paio di giri..), quanto per l'atteggiamento di Yamaha che ha così palesemente preso le parti dello spagnolo. Non dimentichiamo che Rossi è sempre un pilota Yamaha che lotta per il podio. Non è Rossi che ha attaccato Lorenzo, è lo spagnolo che ha attaccato Rossi il quale dal canto suo ha difeso la posizione. Cosa doveva fare? Aprirgli la porta e dirgli prego accomodati? Chi corre anche amatorialmente sa che queste cose non esistono, un podio è un podio e va difeso con i denti. Credo che Lorenzo avrebbe dovuto riflettere di più nel momento in cui ha deciso di attaccare Valentino. Lui ha in ballo il Campionato l'altro non ha nulla da perdere.
GUERRA DI NERVI Ma Jorge appartiene alla stessa razza di Rossi, lui non è uno che si accontenta e non vedeva l'ora di incontrarlo da vicino per fargli capire che è lui il più forte, per vendicare il sorpasso di Barcellona, per ribadire che in Yamaha adesso comanda lui. Stavolta gli è andata male, ma si consolerà con la vittoria del titolo che certamente arriverà in Malesia. Quanto a Rossi, crediamo che niente e nessuno avrebbe potuto portargli via il podio. Per troppo tempo ha sofferto lontano dal gruppo che conta e adesso che era li ha lottato con i denti per tornare in vetta e per dimostrare a tutti che dovranno fare i conti ancora con lui.
STONER PERFETTO La lotta tra i due galletti Yamaha ha quasi oscurato la super prestazione di Stoner e Dovizioso. Il primo sembra aver ritrovato la Ducati dei tempi d'oro e quando è così è difficilmente contenibile. Impressionante nei primi giri a gomme fredde, impressionante nel martellare tutti i giri ad un ritmo da qualifica. E Dovizioso è stato bravo quasi quanto lui, il forlivese ha centrato la prima pole in MotoGP ed è stato l'unico a tenere il passo di Stoner finendo meritatamente secondo. C'è da dire che l'anno prossimo la Honda avrà una squadra impressionante. Dal Giappone la MotoGP si sposta in Malesia, pista molto amata da Valentino ma probabilmente più impegnativa per la sua spalla malandata perché ci sono meno staccate a moto dritta (come a Motegi) e più staccate a moto inclinata. Sarà curioso vedere come si comporteranno i due piloti Yamaha, certo con queste premesse, crediamo sia molto difficile che Valentino abbia da Iwata il permesso di provare la Ducati già a Valencia... che ne dite?