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Yamaha Tricity Concept


Avatar Redazionale, il 04/11/13

11 anni fa - Un tre ruote facile ed economico per tutti

La Casa dei Tre Diapason si appresta a debuttare nel mondo dei tre ruote con un mezzo leggero e maneggevole come nessun rivale. Come sarà lo anticipa all'Eicma il prototipo Yamaha Tricity Concept

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TALE E QUALE L’appellativo Concept non deve trarre in inganno più di tanto: stavolta, al di là della semplice idea e dello studio c’è molto di più. Lo Yamaha Tricity Concept che sfila sulla passerelle dell’Eicma è infatti un prototipo che sembra bell’e pronto per la catena di montaggio e questo suo destino è già scritto. Tra l’altro la cosa si realizzerà a breve, se è vero, come ammette la stessa Casa di Iwata, che il modello di serie che deriverà da lui calcherà le strade già durante la prossima estate.

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UNO PER TUTTI Dando uno sguardo alla linea, colpisce la modernità e l’aggressività delle forme dello scudo, mentre a livello di sagoma l’elemento chiave sembra la compattezza delle dimensioni. La zona posteriore, in particolare, sembra molto snella, nonostante il fatto che il vano sottosella possa contenere un casco integrale. Da un punto di vista tecnico, va sottolineata la presenza della pedana piatta, mentre sul fronte meccanico si parla di un motore 125 a quattro tempi che mette questo Leaning Multi Wheel (letteralmente multiruota che piega) alla portata anche di chi ha poca esperienza con le due ruote, oltre che dei sedicenni.

CHE NUMERI! A rendere lo Yamaha Tricity appetibile anche per i motociclisti di primo pelo  sono anche altre caratteristiche, come peso e prezzo: il primo si annuncia inferiore ai 150 kg, molto meno degli altri tre ruote in circolazione, mentre il secondo sarà sotto i 4.000 euro, poco più di quanto necessario per uno scooter convenzionale. Resta ancora da capire bene il funzionamento della sospensione anteriore e l’esistenza o meno di una sua funzione di blocco, così come la presenza di un eventuale freno di stazionamento o dell'Abs ma ci sarà tempo per approfondire questo e altro.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/11/2013
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