La notizia era nell’aria, anzi si potrebbe quasi azzardare nel dire che questa è una “non notizia”: Yamaha schiererà già a partire dal prossimo anno nel Campionato Mondiale Supersport Next Genl’ultima nata R9. Ovviamente non sarà la moto stock ma l’esclusiva e corsaiola versione GYTR, presentata proprio in occasione dell’ultimo round della SBK questo weekend a Jerez. Ecco come cambia rispetto al modello di serie.
POTENZIALE SBLOCCATOCome ben saprete alla base della nuova R9 di Yamaha c’è tanto della MT-09, a partire dal suo motore CP3 da 119 CV. Ecco c’è da scommettere che grazie alla rimozione dello scarico originale – sostituito da uno completo in titano firmato Akrapovic – e alle componentistiche racing interne al motore GYTR, in abbinata con un’elettronica di gestione semplificata racing, il potenziale di questo motore sia ben superiore a quello originale, castrato dalle normative anti-inquinamento e dalle ovvie economie di scala.
Scarico completo in titanio sulla Yamaha R9 GYTR
CICLISTICA MIGLIORATAOvviamente la ciclistica di una moto da corsa necessita degli upgrade per affrontare al meglio le sessioni in pista a tutto gas. La forcella ha trattamento e componentistica premium, per tarature ancora più sensibili, al posteriore il mono-ammortizzatore è firmatoÖhlins, con serbatoio remoto. Ottimo già di serie l’impianto frenante, con pinze Brembo Stylema, ma anche in questo caso ci sono piccoli ma necessari upgrade come le tubazioni in treccia metallica aeronautica.
CARENATURE ED ERGONOMIASpecchi e fari ovviamente finiscono negli scatoloni, così come le carene originali. Al loro posto carenature racing, con sella mono posto, pedane regolabili, manubri aftermarket con pulsantiere racing e uno strumento decisamente meno modaiolo ma più funzionale nell’uso tra i cordoli. Ovviamente non poteva mancare la fibra di carbonio, utilizzata per risparmiare fino all’ultimo grammo di peso, discorso analogo per il serbatoio il leggera lega di alluminio.
Yamaha R9 GYTR, evoluzione della versione stradale R9
INTERESSANTE CONFRONTOLa nuova Supersport è una categoria davvero molto interessante, che vuole riportare al certo le sportive stradali e meno estreme, nella speranza che il “passo indietro” possa convincere i motociclisti più pistaioli ad abbandonare le maxi naked e a impugnare nuovamente i semi manubri di una carenata. Sarà bello vedere come la nuova R9 se la caverà con bicilindriche come la Ducati – e magari la nuovaKTM RC990– una tre cilindri come la MV Agusta F3 e le 4 cilindri diKawasaki, che ha avuto la concessione per corre, eHonda.