Si festeggia in casa Yamaha. La MotoGP non c’entra – o meglio, c’entra ma indirettamente – il motivo di giubilo per la Casa di Iwata è il 60° Anniversario di corse nel Motomondiale, prima tappa nel GP di Francia nel maggio del 1961 con la Yamaha RD48 250 cc. Quale miglior regalo per celebrare questo traguardo di una livrea celebrativa? Tutta la serie R, dalla piccola 125 fino alla R1, senza dimenticare la nuovissima R7, sono state vestite con un “abito d’occasione”.
DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA Parto subito dicendovi che a livello tecnico non ci sono novità, ma la semplice estetica questa volta è più che sufficiente per smuovere gli animi. Proprio come i famosi modelli Yamaha vincitori di Campionati del Mondo, i modelli World GP 60 Anniversary R1, R7, R3 e R125 presentano una carena bianca pura con una robusta striscia rossa orizzontale e linee verticali bianche che creano lo speed block rosso. Questo autentico schema cromatico per moto da corsa presenta un parafango anteriore completamente rosso e cerchi dorati, proprio come le moto ufficiali Yamaha vincenti. Questo look senza tempo è completato da una targa anteriore gialla, un emblema anniversario e una striscia rossa che corre lungo la parte superiore del serbatoio carburante e in coda.
Yamaha festeggia 60 anni nei GP e colora tutta la gamma R
LA STORIA DELLO SPEED BLOCK Nel 1964 il reparto gare fece debuttare il proprio modello da corsa Grand Prix da 250 cc con una nuova carena bianca e una striscia rossa in tinta unita e un parafango anteriore rosso. Si dimostrò un buon presagio, il pilota ufficiale Phil Read andò a vincere il primo titolo mondiale Yamaha di sempre. Questa colorazione audace, semplice e dinamica in rosso/bianco si affermò ben presto come look Yamaha immediatamente riconoscibile nelle gare Grand Prix su strada e ha precorso lo speed block Yamaha: probabilmente lo schema cromatico più famoso e amato mai presentato su una moto da corsa. Da allora la Casa di Iwata ha trionfato per ben 500 volte con piloti che hanno scritto pagine di storia del motociclismo come: Read, Ivy, Saarinen, Agostini, Roberts, Lawson, Rainey, Lorenzo e Rossi e, più recentemente, Quartararo. Quasi quasi fossi in loro farei correre “Il Diablo” con questa grafica, si sa mai che porti ancora bene, no?