Anche la Victory entra nel segmento delle “power cruiser” con la Judge. Per lei motore 1700, 15 Nm di coppia e un look da sportster.
A GETTO CONTINUO Dal “forno” della Victory escono più moto che pagnotte da quello del panettiere. In effetti il secondo marchio americano per numero di moto vendute dà segno di grandissima vitalità. Solo poche settimane fa abbiamo parlato della nuova High Ball, chopper estrema con il manubrio al terzo piano, oggi siamo qui a parlare della Judge tutt’altro tipo di moto, anche se costruita sulla stessa piattaforma, ormai consolidata, di tutte le Victory. Parliamo ovviamente del bicilindrico a V di 50° da 1731 cc raffreddato ad aria e olio con sei marce e dell’ormai classico telaio a doppia culla con forcellone in alluminio.
SPORTIVA ALL’AMERICANA Attorno a questo layout la Victory è riuscita a costruire una gamma molto completa di custom cruiser, di cui la Judge si può considerare il tassello conclusivo. Nella filosofia americana la Judge è una moto sportiva, una “power cruiser” bassa (la sella è a soli 658 mm) e con ruote piccole e “grasse”. Non manca di aggressività, in effetti e grazie a pedane centrate e non avanzate e al manubrio dritto offre una guida più vicina a quella di una naked vera e propria che a quella di una custom. La rivale perfetta? Si chiama Harley XR1200 a cui la Judge si avvicina anche come scelte cromatiche (molto nero, niente cromo).
ACCIAIO E ALLUMINIO La Judge sfrutta un tradizionale telaio a doppia culla, ma il forcellone é pressofuso in alluminio. Un classico per il genere, invece, la trasmissione a cinghia dentata. Adotta cerchi da 16 pollici con la caratteristica di avere un pneumatico anteriore (130/90) largo quasi quanto il posteriore (140/90). Negli States la Judge costa 13.999 Dollari, prezzo molto competitivo, considerata la cilindrata e allineato a tutte le altre Victory, moto che costano poco ma offrono molto in termini di immagine. Presto dovrebbe arrivare anche in Italia.