Sono passati tre annidall’accordo stipulato tra Triumph e il colosso automotive indiano Bajaj. L’intesa siglata dalle due parti prevedeva lo sviluppo di nuovi modelli di piccola e media cilindrata a marchio Triumph, realizzata da Bajaj in uno stabilimento produttivo realizzato ad hoc a Pune, città nevralgica per il marchio indiano. Cosa è successo in questi tre anni? Che i diretti interessanti hanno lavorato ai primi modelli da introdurre sul mercato, di cui avremo un’anteprima probabilmente già nel corso della prossima edizione di EICMA (qui il link per orari e biglietti).
COME SARANNO Come spesso capita, anche in questa occasione non si tratta di comunicazioni ufficiali, bensì di “palline magiche” che iniziano a rimbalzare in terra natale e, una volta trovato il rimbalzo giusto, arrivano anche nel Vecchio Continente. Nell’accordo si parlava di modelli di cilindrata compresa tra i 250 cc e i 750 cc, ma stando alle indiscrezioni e allefoto spia dei modelli pizzicati su strada pare che si tratterà di due modelli spinti da un monocilindrico da 300 cc o poco più. Nel look le due novità si ispireranno ai modelli top di gamma della famiglia modern classic, ovveroSpeed TwineScrambler 1200.
Baby Triumph-Bajaj: la versione scrambler della monocilindrica
MERCATO STRATEGICO Nel futuro di Triumph le medio-piccole cilindrate giocheranno un ruolo fondamentale, specialmente dal punto di vista economico. I mercati asiatici, per numeri infinitamente più importanti di quello europeo, vivono di moto compatte e accessibili e rafforzare la propria presenza con modelli di questo segmento permetterà alla Casa di Hinckley di incrementare il già ottimo +30% di fatturato fatto registrare lo scorso anno.
NUOVI SVILUPPI Questi “neo retrò” potrebbero essere solo i primi di una serie di modelli di piccola cilindrata, infatti stando alle indiscrezioni il brand inglese starebbe lavorando con i partner indiani per arrivare sul mercato anche con delle “baby” Trident e Tiger. Al momento non sappiamo ancora se questi modelli saranno destinati anche al mercato europeo, ma guardando l’andamento del mercato a luglio c’è da dire che l’interesse per le piccole cilindrate sta crescendo anche tra noi motociclisti italiani.