Lo so, qualcuno storcerà il naso, ma mettetevi il cuore in pace. Triumph riporta in vita la Daytona e no, non è la mitica 675 che corse anche nel mondiale Supersport, ma la nuova 660. Una sportiva stradale, come vuole il mercato odierno, ma non sedetevi troppo sugli allori perché questa piccola tricilindrica potrebbe sorprendervi. Perché? Scopriamo la nuova Daytona 660 insieme!
Triumph presenta la nuova Daytona 660
DESIGN E FINITURE
Iniziamo ad analizzare la Daytona 660 da fuori. Esteticamente non è appuntita come la 675, ma è caratterizzata da linee più morbide. Insomma, l'abito non fa il monaco, ma l'occhio dice che forma – e probabilmente sostanza – sono da sportiva stradale, non fosse anche per la sella non troppo alta – 810 mm, ma c'è anche quella bassa da 785 – larga a sufficienza e dall'aspetto morbido, mentre i semimanubri sono sopra al livello della piastra di sterzo, per non esagerare col carico sui polsi. Davanti è tutta nuova, col cupolino che presenta un doppio faro a LED e la presa d'aria centrale, mentre il fanale a LED sul codino sembra essere in comune con la Trident 660. A livello di finiture la nuova Daytona sembra la solita Triumph, curata nei dettagli e nei materiali, ma per il responso finale attendiamo di toccarla con mano... L'impianto di scarico, inedito, col terminale basso che spunta sul fianco destro, dicono da Triumph ''dà vita a un sound inconfondibile'' e ovviamente non vediamo l'ora di sentire il 3 cilindri in azione... A proposito, curiosi di sapere come va là sotto? Perché se pensate tutto sia rimasto al livello della Trident, avrete la prima sorpresa...
La nuova Daytona 660
MOTORE ED ELETTRONICA
Già, perché il 3 cilindri da 660 cc che la Daytona condivide con la Trident è stato rivisto: ci sono, tra gli altri, nuovi albero motore e albero a camme, così come teste dei cilindri e pistoni. Il risultato è che la potenza sale a quota 95 CV (+17%) a 11.250 giri/min con il limitatore a 12.650 giri – rispetto agli 81 CV a 10.250 giri/min della Trident – mentre la coppia cresce di 5 Nm (+9%), fino a 69 Nm a 8.250 giri/min – 2.000 giri/min più in alto rispetto alla naked – con l'80% di essa disponibile tra 3.125 e 10.750 giri/min. Rivisti anche il cambio a 6 rapporti e la frizione elettroassistita, ottimizzata per una migliore risposta, mentre il Triumph Shift Assist, il cambio elettronico, è optional.
ELETTRONICA Anche la Daytona annovera ride-by-wire e riding mode, ma qui le mappe motore diventano 3 – c'è la Sport oltre a Road e Rain – e non potevano mancare ABS Continental e controllo di trazione. Il tutto si gestisce attraverso il blocchetto multifunzione di sinistra e lo schermo TFT a colori integrato all’interno di un display LCD bianco su nero. Il sistema è compatibile con My Triumph Connectivity System, che consente la navigazione turn-by-turn, ma anche di interagire con telefono e musica.
Il ponte di comando della nuova Triumph Daytona 660
CICLISTICA
Anche lato ciclistica ci sono soluzioni in condivisione con la Trident, ma anche differenze. Telaio tubolare e forcellone sono in acciaio proprio come sulla nuda e anche le sospensioni sono Showa: una forcella a steli rovesciati SFF-BP e un monoammortizzatore regolabile nel precarico. Cambiano però le escursioni, leggermente inferiori su questa carenata, 110 mm davanti e 130 mm dietro. Allo stesso modo anche l'impianto frenante della nuova Daytona 660 prende le distanze: addio pinze assiali, infatti, per lasciare spazio a una coppia con attacco radiale e tubi in treccia metallica, sempre su dischi da 310 mm davanti, mentre dietro c'è un disco da 220 mm. Gli pneumatici su cerchi in alluminio da 17'' sono i Michelin Power 6, in misura 120/70 e 180/55. Completano le misure, infine, il passo di 1425,6 mm e il peso di 201 kg in ordine di marcia, col serbatoio da 14 litri.
Triumph: Daytona 660 in grigio e rosso
USCITA E PREZZO
La nuova Triumph Daytona 660 arriverà anche in versione depotenziata a 35 kW, in 3 colorazioni – rosso e nero, grigio e nero, bianco e nero – a partire dalla primavera del 2024, mentre il prezzo è di 9.795 euro, per giocarsela con avversarie del calibro di Aprilia RS660, Suzuki GSX-8R e Yamaha R7. Ultimo, ma non per importanza, il ricco catalogo optional, che prevede tra le altre manopole riscaldabili, borse serbatoio e sella per 20 litri totali di capacità, presa USB e sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.