Nel 2023 sono salito in sella a circa 50 moto – scooter esclusi, dunque – per test e comparative, ma quali sono state le più belle da guidare, quelle che mi hanno lasciato le maggiori emozioni? Scegliere non è stato facile – vero, Danilo? Qui trovate le sue migliori 10 – ma ho partorito una classifica! Di seguito trovate le moto che, in questo anno, mi hanno lasciato qualcosa di speciale, non necessariamente le migliori dal punto di vista oggettivo, ma quelle che ti prendono il cuore e forse anche qualcosa di più... Iniziamo!
10 - MOTO MORINI X-CAPE 650
Moto Morini X-Cape 650
Sul fondo della classifica c'è una ''vecchia'' conoscenza. La Moto Morini X-Cape 650 non è una novità 2023 ma quando l'ho guidata più approfonditamente durante la nostra comparativa crossover entry level ho stabilito un legame particolare. Esteticamente molto piacevole, con quelle sue forme da piccola dakariana e l'abito nero e rosso (superlativa in versione Gold Edition, coi cerchi dorati). Ma non è solo bellina, la X-Cape 650 sembra più leggera di quanto non dica la scheda tecnica ed è agile e piacevole da guidare. Le manca un po' di motore, è vero, ma chissà che con un paio di denti alla corona – e poche decine di euro di spesa – non possa metterci una pezza e soddisfare anche chi, come il sottoscritto, è motociclista più sportivo che turistico. La dotazione è di qualità e anche a gennaio 2024 è offerta con paramani e tris di valige in alluminio (peraltro, davvero ben fatte). Insomma, la X-Cape 650 sarà pure al 10° posto, ma mi è piaciuta tanto: una moto che costa il giusto, con la quale puoi fare tutto piuttosto bene!
9 - GAS GAS SM700
GasGas SM700
Da ragazzino ho sempre sognato una supermoto. La ricetta della motard perfetta è semplice: leggera, con un motore esplosivo e capace di giocare come nessun altra moto sull'asfalto. Tutte doti che si incarnano molto bene nella protagonista al 9° posto della classifica, la GasGas SM700 (provata con la sorella enduro ES700). Il biglietto da visita parla di 74 CV e 73,5 Nm per meno di 150 senza carburante (non si arriva a 160 kg in ordine di marcia). Quella con la moto spagnola è stata, per me, la prima assoluta nel mondo motard e tutte le aspettative del ragazzino hanno trovato fondamento nella SM700: motore cattivo e cambio quickshifter fanno letteralmente volare da una curva all'altra – anche non volendo con la ruota davanti molto, molto leggera – mentre la ciclistica è agile ma rigorosa, con un avantreno ''carico'' e preciso (per la tipologia di moto). La SM700 è semplicemente la moto che qualunque simil smanettone dovrebbe avere in garage: l'unico rimpianto è che è rimasta troppo poco e non ho imparato a farci le impennate, mi avrebbe dato una grossa mano...
8 - TRIUMPH SPEED TRIPLE 1200 RS
La Triumph Speed Triple 1200 RS
La Speed Triple è un'altra di quelle moto che ho sempre ammirato. La versione di Tom Cruise in Mission Impossible, quella col doppio faro tondo, mi ha sempre fatto ''sangue''. La 1200 RS che ho riguidato qualche mese fa – qui la prova – è meno pazzerella e più razionale, per quanto possa esserlo una moto da 180 CV per poco meno di 200 kg in ordine di marcia... Nella comparativa maxi naked di 2 anni fa ho avuto il piacere di provarle tutte e il maggior pregio della Speed è proprio quello di essere bella e... possibile. Mi riferisco al fatto che, pur essendo esagerata, è godibile su strada come poche altre: il 3 cilindri è un portento di elasticità e la posizione di guida non è estrema, la RS si può condurre a spasso oppure veloci, ma senza tornare a casa con le ossa rotte come su alcune sue rivali. Insomma, personalmente eleggerei la Triumph Speed Triple 1200 RS come la miglior maxi naked stradale.
7 - YAMAHA XSR900
La Yamaha XSR900
Da una maxi naked a una media. La XSR900 di Yamaha sfrutta la base tecnica di MT-09 ma si dà un'aria da moto retrò: tanto per cominciare la livrea blu con cerchi oro è bellissima, mentre il faro tondo davanti e quello minimalista al posteriore, incastonato sotto al codino, le conferiscono un aspetto unico. Posizione di guida comoda e cruise control, poi, le fanno fare una partita diversa... la XSR900 non è la solita naked, è per chi cerca qualcosa di diverso. Di uguale alle altre – o meglio, all'altra, la MT-09 – ha il motore CP3 da 119 CV e anche la ciclistica è largamente condivisa con la naked sportiva di Yamaha. Bella da vedere, comoda e bella da guidare anche quando si guida come una vera naked moderna (anche se in questo caso qualche regolazione alla forcella potrebbe rendersi necessaria). Motore e cambio valgono da soli il prezzo del biglietto, comunque: se avete letto altre mie prove lo sapete, il 3 cilindri di Iwata e il suo cambio quickshifter sono a mio avviso il miglior pacchetto per l'uso su strada. Con la XSR, in più, si ha per le mani anche una moto stilosissima. Cosa volete di più? Se ve la siete persa, qui trovate la mia prova della Yamaha.
6 - DUCATI MULTISTRADA V4 RALLY
Ducati Multistrada V4 Rally
La versione globetrotter della Multi l''ho guidata questa estate nell'omonima comparativa, tra le maxi enduro più giramondo di tutte, con serbatoio da 30 litri. Location bellissime, moto bellissime – GS Adventure e Tiger 1200 Rally Explorer incluse – ma la Ducati... Quello che mi ha sopreso positivamente rispetto alle altre è la sua compattezza – è più stretta, più bassa, meno impressionante nei volumi – tanto da sembrare quasi una moto di segmento inferiore, soprattutto se paragonata con la bavarese. E poi... il motore V4, che non è affatto il riferimento per andare a spasso – ha bisogno di girare sopra i 3.000 giri/min per dare il meglio di sé – ma è capace di coinvolgere come nessun altro, tirando fuori un sound e una progressione paurosi. La Multistrada V4 Rally è semplicemente una moto da corsa mascherata da maxi enduro globetrotter: ci puoi viaggiare in lungo e in largo, anche in offroad pur non essendo il Pol Tarres della situazione, ma soprattutto puoi guidarla veloce – molto veloce – assaporando le sensazioni di una sportiva vera. Per chi ha quelle ''origini'' nel sangue è difficile rinunciare a tutto questo... La Multistrada V4 Rally è la maxi enduro più sportiva, per chi vuole viaggiare veloce e – lontano – come con nessun'altra Ducati.
5 - DUCATI SCRAMBLER ICON
Ducati Scrambler Icon
Metà classifica e c'è un'altra moto di Borgo Panigale. Dalla maxi enduro si scende alla moto che segna l'ingresso nel mondo Ducati, la Scrambler. Non ho guidato le precedenti versioni, ma quanto mi ha convinto questa Icon 2023 durante la prova. Esteticamente curatissima e personalizzabilissima, ma soprattutto divertentissima. Sulla Scrambler il peso percepito è al limite del ridicolo e la sensazione è di avere a che fare davvero con un giocattolino. Ciò mette d'accordo tanto il neofita quanto il pilota smaliziato, capace di cogliere belle soddisfazioni in sella a questa ''motina'' anche a discapito di moto più... evolute. Insomma una piccola che, come tutte le Ducati, è di altissimo livello anche per finiture, ciclistica ed elettronica e si guida con soddisfazioni da moto ''grande''. Certo, non è per tutti i portafogli dei giovani piloti in erba, ma la qualità si ritrova davvero a tutti i livelli. La Scrambler Ducati entra di diritto nella Top 5 delle moto guidate nel 2023.
4 - CFMOTO 800MT EXPLORE
CFMoto 800MT Explore
Tra le crossover ce ne è una che nel 2023 mi ha sorpreso più di tutte le altre. È la CFMoto 800MT Explore, la punta di diamante della gamma. Se già la versione di ingresso, provata da Danilo, non si fa mancare nulla, questa cala l'asso, aggiugendo alla dotazione ricca della prima delle vere e proprie chicche: oltre a manopole e sella riscaldabili, cruise control e TFT con navigazione Apple CarPlay, questa annovera un display da 8'' MMI – Multi Media Interface – vale a dire un touch, utilizzabile anche coi guanti, nonché alcuni ARAS, gli aiuti alla guida. Se questo è il biglietto da visita, non si può dire che la 800MT Explore non sorprenda anche per finiture e dinamica: è ricca e curata, ma soprattutto ha un anteriore molto agile, che invoglia a guidare. Parte del merito va anche al gruppo motore-cambio (elettronico) di derivazione KTM: i 91 CV di potenza massima arrivano belli diretti e il passaggio da una marcia all'altra è un vero piacere. La 800MT è una moto con un potenziale elevatissimo, ancora imperfetta sotto il profilo dell'elettronica, ma che stuzzica facilmente il palato: ha una linea piacevole, è realizzata con cura, si guida bene e offre di serie un pacchetto di aiuti da far impallidire le concorrenti più blasonate. Un bel progetto, che potrebbe convincere più di un centauro, anche perché il prezzo è un altro dei suoi punti di forza. Se non avete letto la prova della CFMoto 800MT Explore, cliccate qui.
3 - BMW M 1000 RR
La BMW M 1000 RR in un Mugello bagnato
Dopo aver guidato la prima M 1000 RR nel 2021 a Vallelunga, quest'anno sono salito in sella al nuovo model year nientepopodimeno che al Mugello. Peccato che, sul circuito Toscano, sia scesa una pioggia dirompente. Guidare una moto da 212 CV, che costa quasi 40.000 euro non è mai uno scherzo, figuriamoci se su una pista allagata... Forse questa prova bagnata ha avuto un peso sul risultato finale, come a dire che l'ansia di far disastri abbia prevalso sul piacere di guida che la M 1000 RR ha potuto regalarmi. Ciononostante la BMW è finita sul podio della mia classifica ed è comprensibile il perché: non capita tutti i giorni – nemmeno a un tester di professione – di viaggiare a 280 km/h sul rettilineo del Mugello bagnato, così come di guidare nello stesso giorno moto per un valore non di molto inferiore ai 100.000 euro. Sì, avete capito bene, perché in quell'occasione non sono salito a bordo della sola M 1000 RR, ma anche di S 1000 RR e M 1000 R. Emozioni a 1.000, ma rischio di far danni elevato alla terza!
2 - CFMOTO 450SR
CFMoto 450SR: pista bagnata e gomme di serie... bellissimo!
Com'è che si dice? Piove sul bagnato... Eh già, perché al lancio stampa internazionale della CFMoto 450SR era andata nello stesso modo. Turchia, pista Intercity Istanbul Park – ci ha corso la F1 nel 2021 – tempestata da una pioggia battente e nel corso della presentazione, tra i giornalisti, comincia a circolare una voce ''Guarda che le moto non hanno le gomme da bagnato'' – dice un collega passato giù ai box – ''Ma come non hanno le rain, non è possibile. Mica ci faranno girare con le gomme stradali sull'acqua...''. Un'oretta più tardi siamo intutati in pitlane con le moto completamente di serie – quasi, ci avevano tolto l'ABS, ma senza dircelo... – gomme incluse. Il panico serpeggia tra i presenti ma... tutto cambia una volta in pista. Una delle volte in cui mi sono divertito di più, peraltro sentendomi anche velocino. Fare il curvone quasi in pieno, a circa 160 km/orari, con le gomme stradali e la pista completamente ricoperta d'acqua, fidatevi, è stata una soddisfazione. Sono riuscito ad aumentare il passo, pian piano, sentendo sempre cosa accadesse sotto di me, recuperando e superando un trenino di colleghi che, a cose normali (su asciutto), sono più veloci di me... Insomma, sebbene io creda che buona parte del merito vada anche al super grip offerto dall'asfalto del circuito, la 450SR è stata la compagna in questa avventura pazza e piena di soddisfazioni. All'ultimo turno, dopo aver sorpassato 5 tester, sono uscito col sorriso a 32 denti! Chi l'avrebbe mai detto, viste le premesse...
1- KAWASAKI ZX-4RR
Kawasaki ZX-4RR: la miglior moto guidata dal sottoscritto nel 2023
Dopo una maxi da oltre 200 CV e una piccola da 48, ecco una medio-piccola da 80. D'altra parte il detto non recitava in media (cilindrata) stat virtus? Kawasaki ZX-4RR è la chicca che la Casa di Akashi ha tirato fuori dal cilindro in questo 2023. Le sportive su strada hanno poco senso – questo lavoro, negli anni, mi ha messo di fronte alla realtà – ma io continuo ad apprezzarle esteticamente e per la guida coinvolgente. Se ci si sposta tra i cordoli, però, allora il discorso assume tutto un altro senso... La Kawasaki ZX-4RR è stata una bella sorpresa e, in realtà, ha un'attitudine stradale che tante sportive non hanno: posizione di guida non troppo caricata sull'anteriore, sospensioni mediamente morbide... quello che però mi ha entusiasmato è il suo piccolo 4 cilindri da 399 cc, capace di girare a 15.000 giri/min! Un piacere sentirlo urlare nel circuito soleggiato – almeno questa volta! – di Calafat, in Spagna. La 4RR è come una piccola 600 Supersport, quindi un giocattolo emozionante come pochi e super coinvolgente: non viaggi velocissimo, ma assapori il profumo delle corse. Con lei mi sono sentito sulla mia moto – spoiler: l'R6 model year 2007 nell'immagine di copertina di questo articolo – in versione... depotenziata. Non so dove Kawasaki abbia trovato il coraggio di realizzare questa piccola bomba, ma ha tutta la mia stima e spero ne vendano 10.000! La miglior moto guidata nel 2023 è lei, la Ninja ZX-4RR!