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SYM ADX 300 e ADXTG 400: stesso nome, anime differenti. La prova


Avatar di Michele Perrino , il 25/09/24

17 minuti fa - SYM ADX 300 e ADXTG 400: stesso nome (quasi) ma così distanti tra loro

SYM ADX 300 e ADXTG 400, prova: pregi, difetti, uscita, prezzi
I due nuovi crossover di SYM sono simili solo nel nome: ADX 300 è travestito da adventure, ADXTG 400, invece, è un maxi "furbo"

Lo scorso anno, a EICMA, sono spuntati andando ad affiancare l'ADX 125, provato proprio dal sottoscritto qualche mese prima. Sto parlado di ADX 300 e ADXTG 400, nuovi scooter crossover della Casa di Taiwan che da concept sono ora pronti – o quasi – per il nostro mercato. Li ho provato in Grecia scoprendo che...

DESIGN E DOTAZIONI

SYM ADXTG 400: vista 3/4 anteriore SYM ADXTG 400: vista 3/4 anteriore

Il look è per entrambi da crossover, vale a dire quei mezzi più alti da terra, con sospette capacità fuoristradistiche, come lasciano subito immaginare gli pneumatici semi-tassellati, i paramani e il manubrio tubolare. Nonostante il nome del tutto simile, tuttavia, si tratta di due prodotti davvero differenti: entrambi sfoderano una dotazione ricca – fari full LED, sistema keyless, presa USB-C, controllo di trazione – ma il 400 alza l'asticella e offre una piattaforma da scooter premium, soprattutto a livello della ciclistica. Non solo, anche la dotazione si fa più ricca, per merito di dettagli quali leve e plexi regolabili e vano sottosella illuminato. Peccato che, rispetto al 300, ADXTG 400 faccia un passo indietro sul display: invece del bel TFT leggibile, infatti, adotta un LCD bianco-nero più piccolo, non così facilmente consultabile in condizioni di estrema luminosità.

MOTORE, ELETTRONICA E CICLISTICA

SYM ADX 300: 3/4 anteriore SYM ADX 300: 3/4 anteriore

Le caratteristiche tecniche del 300 ve lo ho descritte in questo pezzo – cliccate qui – quindi oggi ci concentriamo sull'ADXTG 400. Il nuovo motore – posizionato centralmente per... centralizzare le masse, appunto – è un monocilindrico da 399 cc capace di 35 CV a 7.000 giri/min e 37 Nm a 5.500 giri min. La particolarità è che il propulsore è dotato di sistema Hyper-VVS con valvole ad aspirazione variabile a basse e alte velocità: genera il 90% della coppia massima a 4.500 giri/min, prima che il sistema Hyper-VVS sia attivato a 5.500 giri. Nuovo anche l'albero biassiale per ridurre ai minimi le vibrazioni e la doppia pompa dell'olio con coppa semi-secca per una migliore lubrificazione in ogni condizione, dicono da SYM. 

SYM ADXTG 400: la trasmissione finale a catena SYM ADXTG 400: la trasmissione finale a catena

SCOOTER-MOTO Ma il motore è solo l'antipasto per la ciclistica dall'attitudine motociclistica di ADXTG 400: telaio e forcellone sono infatti derivati da quelli del maxi scooter Maxsym TL 508 – qui la mia prova – un tubolare in acciaio con piastre in alluminio il primo e un bibraccio interamente in alluminio – stesso peso ma del 20% più lungo – con sospensione multilink il secondo, per non parlare della trasmissione finale a catena. Completano il quadro la forcella a steli rovesciati da 41 mm e la sospensione posteriore con, rispettivamente, 140 e 115 mm di escursione (160 mm l'altezza da terra). Le ruote, da 15'' e 14'' con pneumatici 120/70 e 150/70, ospitano una coppia di dischi, davanti da 275 mm con pinza radiale a 4 pistoncini, dietro da 233 mm con pinza a 2 pistoncini. A completare i dati della scheda tecnica di SYM ADXTG 400 ci pensano il peso di 213 kg a secco, il serbatoio da 13 litri di capienza e l'interasse da 1.535 mm.

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OFFROAD SPECIALIST Se davvero vi venisse voglia di solcare uno sterrato, beh, in SYM hanno pensato a tutto: il controllo di trazione TCS è disattivabile, ma anche l'ABS Bosch 10.3 viene escluso al posteriore e modifica le logiche di intervento – meno invasive – all'anteriore.

PROVA

Stessa altezza sella per i due crossovers SYM, ma la posizione di guida è tutta diversa. Dai 790 mm di altezza toccare il terreno è facile praticamente per tutti – dai miei 180 cm le gambe sono addirittura flesse – anche se sul 400 il piano di seduta è un po' più largo nella parte che si avvicina al manubrio. Su entrambi ampio spazio a livello longitudinale, per i piloti di taglia media non c'è rischio di entrare in contatto col retroscudo, mentre c'è un buon supporto a livello lombare. Là dove le cose cambiano è a livello della pedana, più ampia e ospitale sul 400, ma soprattutto posizionata all'altezza giusta, per creare un angolo confortevole gambe-bacino. Discorso diverso per ADX 300 sul quale si è un po' affossati, con le cosce più raccolte: chi è alto dai 180 cm in su potrebbe trovarlo un po' scomodo.

Nuovo SYM ADXTG 400 Nuovo SYM ADXTG 400

PRIMA DI PARTIRE Diversa posizione di guida, dunque, col 400 che mi dà la sensazione di dominare maggiormente la strada (il manubrio tubolare sembra più alto): le leve sono ben sagomate sul 300 mentre sono regolabili su ADXTG 400 ed entrambi dispongono di un pratico sistema di avviamento keyless con manettino, col 400 che aggiunge, da bravo maxi premium, una piccola console centrale per accensione/spegnimento, apertura serbatoio e vano sottosella. Quanto a capacità di carico entrambi i vani sono grandi abbastanza da accogliere un casco integrale, con ADXTG che sfodera un pozzetto più profondo che lungo, mentre su ADX 300 si dispone di maggior spazio anche se il sottosella resta più piatto (35 litri contro 32 del 400).

LA GUIDA Ma le differenze tra ADX 300 e ADXTG 400 vanno ben oltre posizione di guida e dotazioni. Sul 300 tutto funziona bene, dal motore piacevole e ricco di coppia e con un trasmissione equilibrata, fino alla frenata, mentre le morbide sospensioni performano adeguatamente sui leggeri avvallamenti, mostrando il fianco – soprattutto al posteriore – quando ci sono buche o dossi ''importanti''. Anche la protezione aerodinamica è buona, col plexi fumé che tiene al riparo dalle turbolenze il busto, lasciando scoperto solo il casco. Nel complesso ADX 300 lo si guida con gusto, anche tra le curve, almeno finché non arriva ADXTG 400 a... dargli una spallata. Il maxi crossover infatti, fa tutto – o quasi – meglio: il motore è ben più pimpante – siamo ai livelli dei migliori 400, scheda tecnica alla mano – le sospensioni copiano meglio, soprattutto il multilink al posteriore e solo dal freno anteriore mi sarei aspettato qualcosa di più in termini di potenza (ma comunque funziona bene). La protezione aerodinamica col plexi tirato su arriva a coprire anche la parte bassa del casco, mentre la guida tra le curve a bordo del 400 si fa più divertente, complici precisione e stabilità da maxi con gli attributi (peccato solo averlo guidato poco).

SYM ADXTG 400 in offroad SYM ADXTG 400 in offroad

CONCLUSIONI Tra ADX 300 e ADXTG 400 c'è molto meno in comune di quanto il nome possa far immaginare. Il primo è uno scooter dal piacevole look adventure ma con una solida base tecnica da Joymax 300 (sospensioni a escursione maggiorata e cerchi più grandi esclusi): questo si traduce in buone performance complessive, una dotazione ricca – davvero ottimo il display – ma nessun... miracolo. Interessante però è il prezzo, contenuto per uno scooter comunque poliedrico e dal look modaiolo. Una bella sorpresa, invece, è l'ADXTG 400: nessun possibile acquirente andrà a saltare tra i sassi come abbiamo fatto noi durante il test in Grecia, ma lo scooterone adventure è stato capace di mostrare le sue qualità, in offroad come su strada. Il segmento degli adventure da 3-400 cc non è molto popolato e dietro al popolarissimo ADV350 potrebbe ritagliarsi una bella fetta di mercato.

USCITA E PREZZI

E ora veniamo alle note dolenti, per così dire. Sì perché non c'è cosa peggiore che far venire l'acquolina in bocca ai commensali per poi tornare al tavolo ed esclamare ''Mi spiace, l'abbiamo terminato''. Se ADX 300 è già in concessionaria ad aspettarvi, con un prezzo lancio di 4.699 euro – invece di 4.999 euro – per ADXTG 400 le cose sono più complicate: lo vedremo in veste definitiva a EICMA ma arriverà in Italia nei primi mesi del 2025. E il prezzo? Top secret, ma scommettiamo sarà nell'ordine dei 7.000 euro.


Pubblicato da Michele Perrino, 25/09/2024
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