Tornano i rumors su un nuovo motore bicilindrico parallelo frontemarcia marchiato Suzuki, ma questa volta dietro le indiscrezioni c’è qualche fondo di verità in più. Suzuki in gamma ha già il leggendario bicilindrico a V montato su SV650 e V-Strom 650, perché pensionarlo? Il motivo va cercato nei nuovi segmenti che si stanno aprendo all’orizzonte, sportive stradali più accessibili e pensate per andare a riempire il buco che lasceranno le attuali supersportive 600, ormai più rare di un rinoceronte albino. Il mondo delle competizioni si sta ridelineando e Suzuki potrebbe giocare un ruolo da protagonista con una GSX-R 700, fino a qualche tempo fa una chimera che presto potrebbe diventare realtà.
R7 E RS 660 NEL MIRINO Peso contenuto, ciclistica sportiva, prestazioni umane, questo accomunaYamaha R7eAprilia RS660, ma anche il regolamento delle competizioni. Negli USA le bicilindriche leggere già si sfidano da anni, nelle Road Race hanno una categoria dedicata e ben presto potremmo vederle anche nei campionati nazionali e internazionali delle derivate di serie. Queste nuove categorie stanno acquisendo sempre più valore a causa della scomparsa inesorabile delle 600, tanto che dall’anno prossimo nella categoria Supersport correranno anche le Panigale V2 oltre alle tre cilindri MV Agusta e Triumph. Il regolamento sportivo potrebbe vedere in futuro la seguente suddivisione: mono e bicilindriche da poco più di 50 CV (elaborate), bicilindriche leggere da circa 100/120 CV (RS660, R7 e la probabile GSX-R 700), una nuova Supersport con moto da 150/170 CV per arrivare poi all’apice delle Superbike.
I BREVETTI E IL TURBO Le voci hanno riacquisto “volume” grazie a nuovi brevetti recentemente depositati da Suzuki, questo fa pensare che la moto potrebbe arrivare con l’arrivo dei model year 2023. In passato si era parlato anche di tecnologia turbo – effettivamente necessaria per raggiungere i 120 CV di cui si vocifera – una tecnologia su cui Suzuki lavora da anni. Il dubbio rimane sul peso extra dovuto alla componentistica aggiuntiva, un’arma a doppio taglio considerando il peso contenuto delle rivali. Un esempio degli svantaggi della sovralimentazione arriva dalla connazionale Kawasaki e dalle sue Supercharged… moto senza alcun dubbio potentissime ed esclusive, ma non in grado di tenere il passo delle moto più agili quando la strada si fa tortuosa. Non ci resta che attendere e capire, indubbiamente sarebbe una bella svolta per un marchio che di recente non ha mai azzardato un passo più lungo della gamba nell’ultimo periodo.