Il falco giapponese torna con una cilindrata più grossa, con la componentistica più moderna e con il sistema di mappatura variabile derivato dal GSX-R1000. Riapparirà sulle strade nel 2008. E saranno guai per tutti.
10 ANNI DI CORSA Presente sul mercato da quasi un decennio la GSX-R 1300 Hayabusa - nata nel 1999 e rimasta in listino fino al 2006 - è stata per molto tempo la moto di serie più potente al mondo e una delle pochissime a poter superare realmente i 300 km/h di velocità massima. Per l'anno prossimo, però, Suzuki ha deciso di rivedere a fondo il suo missile a due ruote in modo da contrastare la - poca - concorrenza e utilizzare gli ultimi ritrovati tecnici anche su questa specie di inno alla velocità motociclistico.
MOTO-ICONA Come noto, l'attenzione per le velocità supersoniche da parte delle Case motociclistiche è legata all'affermazione di una leadership tecnica. Va da sé che i modelli capaci di prestazioni tanto suggestive hanno sempre avuto il ruolo dibandiera tecnologica, rimanendo spesso in listino per anni senza grosse modifiche e scomparendo dagli stessi senza lasciare un vuoto incolmabile... La Suzuki Hayabusa è una di queste, e delle più longeve. Attualmente se la vede solo con la Kawasaki ZZR1400 e, seppur ad un livello leggermente inferiore in termini di prestazioni, con la BMW K1200S.
VECCHIA CONOSCENZA La versione 2008 deriva dalla moto venduta fino all'anno scorso e anche le forme panciute e super aerodinamiche sono quelle note, seppur affinate. È rimasto - lasciamo a voi decidere se per fortuna o purtroppo - il caratteristico "fat bottom", che da sempre è il marchio della GSX-R1300, così come sono ancora due e decisamente voluminosi i terminali dell'impianto di scarico.Il frontale, invece, ha ora un carattere più deciso e più vicino alle forme delle più recenti proposte Suzuki.
COPPIA A BADILATE Per il rinnovato quattro cilindri non vengono dichiarati i dati ufficiali di potenza e coppia, ma se la precedente 1300 aveva 175 cavalli a 9.800 e ben 138 Nm a 7.000,la nuova 1340 cc ha una più ampia erogazione di coppia e doti di accelerazione ancora migliori... Cilindrata a parte - ottenuta aumentando la corsa dei pistoni di 2 mm - il propulsore ha ricevuto molti aggiornamenti a livello di elettronica di gestione, distribuzione, trasmissione e raffreddamento.
ALTA COMPRESSIONE Cilindri e pistoni sono nuovi, con i primi trattati secondo la tecnica SCEM - tipica dei motori sportivi di Hamamatsu - e i secondi più rigidi e al tempo stesso leggeri e con nuovi segmenti per limitare al massimo il fenomeno del blowby. Come sempre più spesso accade sui moderni motori sportivi, la compressione sale per compensare le più rigide strozzature necessarie per l'omologazione Euro3, passando da 11,5:1 a 12,5:1.
PIU' PIENA L'alimentazione si basa sul sistema SDTV a doppio iniettore e l'impianto di scarico è tutto nuovo, dotato di catalizzatore e sensore dell'ossigeno per tenere sotto controllo le emissioni. Secondo Suzuki tutti questi aggiornamenti hanno portato ad un motore più pieno ad ogni regime e più morbido da gestire e, con quasi 14 chili di coppia, non stentiamo a crederlo...
IN PUNTA DI DITA La grande novità introdotta sulla Hayabusa 2008 è, però, il sistema di mappatura variabile dell'iniezione, derivato direttamente dalla GSX-R1000 K7. Come sulla superbike da un litro, quindi, è possibile scegliere tre diverse mappature del motore tramite un pulsante posto sul semimanubrio destro. Non è stato ancora specificato secondo quale logica le prestazioni del motore variano nelle diverse opzioni, ma c'è da credere che la strada seguita sarà quella già utilizzata sulla Gixxer più sportiva. Così, dovrebbero esserci una taratura molto "castrata" per le situazioni in cui oltre 170 cavalli potrebbero essere eccessivi, una un po' più libera di esprimersi oltre un certo regime e quella full power per i momenti di puro svago.
VESTITA A FESTA Sotto la muscolosa carenatura - disponibile in quattro colorazioni: arancio, grigio, bianco e blu - il telaio è quello della versione 1300, aggiornato per ridurne il peso e aumentarne la rigidità. Nonostante questo, sulla bilancia la moto segna 3 kg in più della "Busa" '06, per un peso a secco di 220 kg. Le misure caratteristiche vedono l'interasse invariato a 1.485 mm, mentre l'angolo di sterzo e l'avancorsa crescono leggermente, rispettivamente a 24,2° e 98 mm.
FRENATA RADIALE Le sospensioni hanno nuove tarature, sono completamente regolabili su entrambi gli assi e la forcella ha anche il trattamento DLC degli steli. Di serie pure l'ammortizzatore di sterzo. Infine, i freni sono stati anche loro aggiornati, montando le ormai irrinunciabili pinze radiali all'anteriore e riducendo leggermente il diametro dei dischi aumentandone per contro lo spessore (da 320 x 5,00 mm a 310 x 5,5).
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