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EICMA 2024

A EICMA 2024 tornano le Suzuki DR-Z4S e DR-Z4SM. Il video


Avatar di Danilo Chissalé, il 05/11/24

1 mese fa - Motard ed enduro tornano in Italia grazie all'Euro 5+. Il video

Suzuki DR-Z4S e DR-Z4SM nel video live da EICMA 2024
Tornano le Suzuki DR-Z4, monocilindriche enduro e motard, grazie all'omologazione del motore Euro 5+ e non solo. Le info in video

Dopo quasi vent’anni di assenza – ma solo qui da noi – la leggendaria sigla DR-Z torna nel listino Suzuki. A EICMA 2024 è infatti la grande protagonista allo stand di Suzuki nelle sue due declinazioni: la DR-Z4S è una enduro monocilindrica versatile, erede concettualmente delle monocilindriche tanto in voga negli anni ‘80, la DR-Z4SM è una motard da gustarsi sui passi di montagna tutti curve… o nel percorso casa-lavoro. Come hanno fatto a tornare anche da noi? Scopriamolo insieme.

DESIGN

Se è vero che nel resto del mondo le monocilindriche Suzuki erano ancora commercializzate è altrettanto vero che i segni inesorabili del tempo iniziavano a intaccare anche loro, prive d’aggiornamenti da ormai troppo tempo. Con l’occasione della nuova omologazione, utile a far tornare le DR-Z anche in Europa, la Casa di Hamamastu ha svecchiato il design, rendendolo decisamente più moderno, quasi futuristico.

FARO CARATTERIZZANTEPer definizione il design di moto enduro e motard è abbastanza spartano, qui funzione batte forma, ma nonostante ciò i designer Suzuki sono riusciti a rendere riconoscibili le linee delle nuove DR-Z. Tratti molto orizzontali e filanti uniscono l’anteriore al posteriore – un po’ tozzo lo scarico a dirla tutta, con l’Euro 5+ non è facile far di meglio – ma a caratterizzare le due monocilinriche è senz’altro il faro anteriore incastonato nella mascherina, ovviamente full LED come tutte le luci presenti sulla moto, con gli indicatori di direzione che fanno anche da luce di posizione.

COLORI DEDICATICon così poche carte da giocare per rendersi riconoscibili, i colori giocano un ruolo fondamentale. Per la DR-Z400S Suzuki ha optato per il giallo che da sempre l’accompagna nel mondo delle competizioni fuoristradistiche con dettagli bianchi (Champion Yellow) affiancato da un’opzione totalmente grigia (Solid Iron Gray). La DR-Z400SM, invece, meno legami con il passato o con il racing, anche se la colorazione Sky Gray si avvicina vagamente all’azzurro utilizzato a tratti in MotoGP, affiancata a sua volta da una livrea bianco/blu già vista sulla naked GSX-8S (Solid Special White).

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IL MOTORE EURO 5+

Al centro del progetto DR-Z c’è, oggi come allora, il motore monocilindrico raffreddato a liquido, 4 valvole, a doppio albero a camme. Ovviamente per rientrare all’interno dei paletti della stringente normativa anti-inquinamento Euro 5+ Suzuki ha dovuto pesantemente mettere mano al suo storico motore, andando ad intervenire sulla parte di scarico, ma anche in aspirazione e termica. Alberi a camme, per diversi tempi di alzata valvole, condotti di aspirazione e filtro aria, accensione a doppia candela, iniettori, nuovi pistoni sono solo alcune delle numerose novità introdotte, che fanno il pari al nuovo acceleratore elettronico multimappa SDMS (Suzuki Drive Mode Selector) e alla frizione anti-saltellamento.

LO SCARICOIl nuovo scarico, che non sarà bellissimo da vedere, è il più grande artefice del ritorno sul mercato europeo delle DR-Z. Infatt è conforme alle normative sul rumore oltre che dotato di un convertitore catalitico e un doppio sensore ossigeno che aiuta a soddisfare gli standard sulle emissioni Euro 5+. Ovviamene rispetto ai modelli attualmente in commercio, tenendo fissa la cubatura, le prestazioni assolute ne risentono, seppur in maniera leggera: 38 CV di potenza massima a 8.000 giri/min e 37 Nm a 6.500 giri/min. Anche se, va detto, guardando i grafici di potenza e coppia il nuovo motore sembrerebbe più pronto e pulito nell’erogazione ai regimi bassi, oltre che – secondo il costruttore – più efficiente.

ELETTRONICA EVOLUTAOltre al già citato SDMS, che permette l’introduzione di tre diversi power mode (A sportivo, B standard, C rain), sulle nuove DR-Z4 l’elettronica arriva in maniera importante ma sempre molto gestibile e di facile uso. Nello specifico il controllo di trazione sarà regolabile su tre livelli o escludibile, con il livello G che ha tarature specifiche sui differenti modelli per sfruttare al meglio la derapata, che sia su asfalto o sterrato. Disinseribile e pluri regolabile è anche l’ABS, sulla DR-Z4S lo è totalmente per il massimo controllo in fuoristrada, sulla motard è sempre presente all’anteriore.

LA CICLISTICA

La ciclistica accomuna ma allo stesso tempo caratterizza le due versioni della nuova DR-Z4. Il telaio e il forcellone sono in comune, tutto il resto è specifico per adattarsi al meglio ai differenti tipi d’uso. Proprio il telaio è stato ampiamente riprogettato, ora ha una doppia trave in acciaio – con la culla che abbraccia il motore nella parte inferiore – anziché una singola trave. Questo, secondo Suzuki, conferisce alle nuove moto rispetto a quelle attualmente in commercio la stessa robustezza ma una migliore manegevolezza e precisione alla guida.

LA FUORISTRADANello specifico la nuova DR-Z4S ha cerchi a raggi con diametro 21-18”, calzati da pneumatici tassellati IRC in misura80/100-21M/Cdavanti e120/80-18M/Cal posteriore, con camera d’aria. Le sospensioni KYB a lunga escursione (280 mm ant; 296 post) completamente regolabili promettono un’elevata capacità di assorbimento degli ostacoli, ma conseguentemente portano l’altezza sella ad alta quota: 935 mm da terra; a frenare i 151 kg odm ci pensa l’impianto frenante Nissin, composto da un disco da 270 mm morso da pinza assiale all’anteriore e disco da 240 mm al posteriore.

LA MOTARDPer la DR-Z4SM ovviamente la ciclistica è stata progettata per aver maggior efficacia e precisione su strada. La corsa delle sospensioni KYB – sempre totalmente regolabili – è ridotta rispettivamente a 260 mm davanti e 277 mm dientro con taratura specifica, i cerchi sono entrambi da 17 pollici e con pneumatici sportivi stradali Dunlop Sportmax Q5A, dal design inedito. Anche peso e impianto frenante cambiano leggermente: sulla bilancia i kg salgono a 154 e il disco freno anteriore cresce fino a 310 mm, ma niente pinza ad attacco radiale. La sella ovviamente, grazie all’escursione ridotta delle sospensioni, scende a quota 890 mm.

DATA D’ARRIVO E PREZZO

Al momento non è ancora stato confermato il prezzo dei due modelli, l’arrivo sul mercato è previsto per il primo quadrimestre del 2025.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 05/11/2024
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