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Novità moto

Suzuki preferisce le telecamere al radar: il brevetto


Avatar di Danilo Chissalé, il 08/08/24

4 mesi fa - Suzuki deposita il brevetto di un sistema con telecamera grandangolare

Suzuki: brevettato il sistema con telecamera per l'angolo cieco
Suzuki lavora per migliorare la sicurezza dei motociclisti: brevettato un sistema di monitoraggio dell'angolo cieco con telecamera

Il racing non sarà più una priorità per la divisione moto di Suzuki, ma la sicurezza dei motociclisti sì e, considerando anche la cronaca, con sempre più motociclisti coinvolti in incidenti spesso mortali, male non fa. L’ultimo brevetto depositato riguarda un sistema di monitoraggio dell’angolo cieco non canonico: dove tutti (o comunque la maggior parte) usano i radar, Suzuki preferisce le telecamere. Ecco come funziona il brevetto.

FAMOLO DIVERSO Il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco sta diventando sempre più diffuso sulle ammiraglie, che siano queste maxi enduro (come GS e Multistrada) o touring (come la Tracer 9 e la Stelvio), un gadget utile specialmente quando si viaggia in autostrada per tante ore e l’attenzione può calare. Tutte le moto citate sopra si avvalgono della tecnologia radar, spesso sviluppata con Bosch come partner, ma Suzuki ha preferito imboccare una strada meno battuta, quella della telecamere.

Il brevetto di Suzuki applicato su una GSX-S1000GXIl brevetto di Suzuki applicato su una GSX-S1000GX

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COME FUNZIONA Non siamo ancora ai livelli di alcune supercar o automobili di lusso, dove gli specchietti retrovisori vengono addirittura rimossi in favore delle telecamere – con vantaggi anche dal punto di vista estetico – in questo caso la telecamera affianca gli specchietti e fornisce una visuale aggiuntiva di ciò che segue il motociclista. Nello specifico, quella utilizzata da Suzuki è una telecamera grandangolare che, grazie ad un software, permette di selezionare e ingrandire l’immagine proprio nella sezione che riusulterebbe tagliata fuori dal campo visivo del retrovisore mediante l’uso di pulsanti presenti sul manubrio.

La telecamera del sistema Ridevision che ho avuto modo di provare qualche anno faLa telecamera del sistema Ridevision che ho avuto modo di provare qualche anno fa

VANTAGGI E SVANTAGGI Questo tipo di sistema permette di mantenere “semplice” la costruzione dello specchietto che, come sappiamo, è uno dei componenti che più facilmente si danneggia in caso di caduta. Un’ulteriore vantaggio sta nelle dimensioni più compatte rispetto ai radar che spesso vanno a influenzare la linea della moto, molte volte peggiorandola. Ma non sono solo note positive, il fatto di guardare lo strumento implica distogliere lo sguardo dalla strada, seppur per pochi secondi, e l’azione simultanea tra pulsante e sguardo non è proprio immediata. C’è gente che ancora non mette le frecce prima di cambiare corsia in autostrada, figurarsi se i motociclisti pigri abbiano voglia di farsi lo “sbatti” di selezionare anche l’immagine da ingrandire e accertarsi che non provenga nessuno dalle retrovie… I giapponesi hanno tanta fiducia nel senso civico dei motociclisti, io un po’ meno. In passato ho già avuto modo di provare un sistema anti-collisione con telecamere su una TRK dotata di sitema Ridevision, lui però faceva tutto in automatico, qui vi lascio le mie impressioni.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 08/08/2024
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