Dopo la "bomba" della nuda Gladius, in Suzuki hanno messo mano all'evergreen di Casa, la Bandit, con piccoli ritocchi estetici ma confermando la tecnica
PICCOLI PASSI Dopo aver rinnovato, a fine 2006, la tecnica della serie Bandit, introducendo le nuove motorizzazioni raffreddate a liquido, ora per la classicissima nuda di Hamamatsu - e per la versione semicarenata "S" - è giunto il momento di una rinfrescata al look, ma senza esagerare troppo, dato che la moto conosciuta finora è tuttora molto apprezzata in mercati importanti come quelli francese, tedesco e inglese.
MODERN CLASSIC Le modifiche introdotte per il 2009 riguardano al momento la sola versione 650, ma è presumibile che nel corso dell'anno anche la più grossa 1250 potrà essere oggetto di un ritocco simile. A cambiare è sostanzialmente il frontale di entrambe le versioni, con il faro della nuda e il cupolino della versione S che adottano linee più moderne e ricercate.
ALL BLACK La vista laterale rimane invece praticamente invariata, se non fosse per la nuova colorazione completamente nera del motore. Più moderna appare la linea del ridisegnato posteriore, caratterizzato da un nuovo faro di dimensioni generose. Sempre nella vista da tergo, inoltre, si può notare il nuovo fondello del terminale di scarico.
STRUMENTI NUOVI Per quanto riguarda la funzionalità, la possibilità di modificare l'altezza della seduta di chi guida rimane un punto a favore della Bandit, che offre anche la possibilità di modificare la posizione del manubrio agendo sui riser di ancoraggio. Oltre a questo, chi prenderà posto sulla Bandit '09 potrà godersi la vista della nuova strumentazione mista analogica e digitale - con segnalatore della marcia inserita - oltre che la comodità dei nuovi vani portaoggetti ricavati all'interno della semi-carenatura della versione S.