Il mercato delle due s’è difeso alla grande nonostante il Covid e la crisi dei container. Certo, le novità in concessionaria sono arrivate in ritardo, ma la voglia di moto non è passata e fino al mese scorso il trend è sempre stato in crescita. Una nuova “perturbazione”, però, è pronta ad abbattersi sul settore automotive: la crisi del magnesio. Questo materiale è molto utilizzato, sia sulle supersportive, ma anche sulle modernemaxi naked, per la realizzazioni di componentistica pregiata.
BMW S 1000 R 2021, dettaglio dell'anteriore
ANCORA CINA Ovviamente c’è di mezzo ancora la Cina, nel mezzo di un’importante crisi energetica che, tra le sue conseguenze, ha portato all’interruzione della lavorazione di questo metallo importantissimo non solo per i leggerissimi cerchi in Magnesio, ma anche per altri componenti in leghe leggere. La sua produzione è molto dispendiosa a livello energetico, motivo scatenante dello stop. Settembre e ottobre hanno visto la produzione calare drasticamente, e gli effetti non tarderanno ad arrivare, probabilmente già nelle prossime settimane e mesi.
ALLARME ROSSO La Cina produce, secondo una stima, circa il 90% del fabbisogno mondiale e il 95% di quello Europeo, non lascia dunque sorpresi che l’associazione europea dei costruttori automotive sia in allarme: ''Si prevede che l'Europa esaurirà le scorte di magnesio entro la fine di novembre, con carenze di produzione, chiusure di attività e conseguenti perdite di posti di lavoro''. ''A tal fine, le nostre industrie chiedono congiuntamente alla Commissione europea e ai governi nazionali di adoperarsi con urgenza per azioni immediate con le loro controparti cinesi per mitigare il problema della carenza critica a breve termine e gli effetti dell'offerta a lungo termine sulle industrie europee''.