SECONDO ROUND Crescita globale e manifacturing, questi gli argomenti trattati nel secondo webinair, o chiacchierata tra 50 giornalisti e il direttivo di Royal Enfield se preferite. Anche questa volta la smania di sapere di noi giornalisti ha preso il sopravvento, ma Vinod K. Dasari (CEO), Siddhartha Lal (Managing Director Eicher Motors Ltd), B Govindarajan (COO) e Arun Gopal (Head of Business Markets EMEA) si sono dimostrati disponibili per soddisfarla. Ne sono usciti alcuni spunti interessanti, specialmente sulle strategie future del brand indiano, di seguito ho raggruppato i migliori.
Royal Enfield Interceptor 650: 3/4 anteriore
COME RIUSCITE A TRASMETTERE L’IMMAGINE DI UN BRAND GLOBALE?
Con le nostre moto siamo in grado di coprire le esigenze di entrambe le tipologie di mercati, quelli sviluppati come l’Europa o il Nord America e quelli in via di sviluppo. Anche nei mercate emergenti la tendenza dell’ultimo periodo è quella di volere moto sempre più potenti, ricercate e sofisticate
DOVE VORRESTE ESPANDERE LA RETE?
Di recente siamo entrati in mercati emergenti, come Filippine, Argentina, Colombia, tutte ottime conquiste, come il Brasile. Nel sud dell’Asia ci sono tanti paesi che hanno caratteristiche che ci interessano eguardiamo anche all’Africa. Prima di decidere l’ingresso in una nuova nazione valutiamo tanti fattori come l’interesse per il prodotto, la rete di distribuzione e via dicendo per mantenere alto il livello.
IL 90% DELLE VENDITE DI ROYAL ENFIELD AVVIENE SUL MERCATO INTERNO, COME FARE AUMETARE LE QUOTE DI MERCATO AL DI FUORI DELL’INDIA?
Allargando la gamma con modelli sempre più adatti alle esigenze e continuando a lavorare per mantenere i nostri stabilimenti produttivi a livelli d’eccellenza. Le tecnologie cambiano alla svelta, come le esigenze dei clienti, ecco perché è importante la flessibilità. Nel corso degli anni la nostra capacità produttiva è salita vertiginosamente
I VANTAGGI DELL’AUTOMAZIONE NELLA PRODUZIONE
L’automanzione è diventata molto importante in india, ci ha permesso di aumentare la produttività e ridurre al mino possibile le differenze tra le nostre moto. Ogni 50 secondi esce una moto dai nostri stabilimenti, e dal primo pezzo montato al collaudo su strada ci vogliono solo 110/120 minuti.
QUALI VANTAGGI PORTA LA PRODUZIONE IN INDIA?
In India abbiamo un sacco di eccellenze, ovviamente abbiamo dei costi di produzione più bassi che in Europa e ciò ci permette di avere prezzi più competitivi. Senza contare che tutti i nostri fornitori hanno sede qui e ciò ci permette di risparmiare i costi per il trasporto delle materie prime
QUANTO PESA L’HERITAGE?
In passato, quando la condizione economica era pessima ed eravamo vicino al fallimento, era presente ma assolutamente non primaria e fondamentale. Per tirarci su abbiamo prodotto veicoli che non avevano nulla a che fare con il nostro passato. Negli ultimi anni siamo tornarti a produrre veicoli per il piacere, l’avventura oltre che per il commuting e l’heritage ci è servito per trasferire l’idea di un marchio che ha delle cose da raccontare.
COME IL CORONAVIRUS HA CAMBIATO LA FILOSOFIA DI ROYAL ENFIELD?
Il lockdown ci ha permesso di sviluppare nuove idee. Il periodo di calo ci sarà ma il mercato riprenderà anche perché il distanziamento sociale ci farà compagnia per molto tempo e le moto sono un’ottima alternativa ai mezzi pubblici.
ARRIVERANNO 125? E MOTO DI GROSSA CILINDRATA?
Facciamo moto globali, in India abbiamo troppi competitor per i 125 quindi non ci converrebbe iniziare la produzione solo per il mercato europeo. Con le medie cilindrate copriamo tutte le esigenze dei nostri mercati. Ci concentreremo in questo segmento per diventare dei leader globali di questa categoria che secondo noi ha tantissimo potenziale. Discorso analogo per le moto di grossa cilindrata, sviluppare un progetto da zero ha costi enormi, si parla di svariati milioni di euro, gli investimenti devono essere mirati.
ROYAL ENFIELD STA VALUTANDO UN OPERAZIONE IN STILE NORTON-TVS?
Less is more, noi siamo concentrati su questo e sulle medie cilindrate. Non abbiamo interesse nell’andare ad esplorare nuovi segmenti che offrono meno guadagni e comportano dispendio di energie e risorse. Ovviamente seguiamo anche noi le operazioni in stile Norton-TVS ma portare un brand a livello globale è già difficile, figuriamoci due.
ROYAL ENFIELD ENTRERÀ MAI NEL MONDO DELLE COMPETIZIONI?
Stiamo provando a fare Flat track con laHimalayane le nostre bicilindriche. Il mondo racing ci interessa ma non fa parte del nostro background, noi vediamo la competizione solo come evento ludico e aggregativo.