Oggi parliamo di evoluzione. Sì perché dalla Royal Enfield Bullet 350 diesel del 1959 alle Interceptor 650 – provata da Danilo – e Meteor 350 – che ho testato personalmente – di acqua sotto ai ponti ne è passata. Oggi, però, l'asticella si sposta ancora più in alto: per la precisione fino alla Royal Enfield elettrica, una Continental GT 650 motorizzata Saietta. Eccola in video.
ADDIO RUMORE Le vibrazioni e il sound tipici del bicilindrico indiano lasciano spazio al silenzio: il motore endotermico viene infatti soppiantato da un'unità elettrica AFT 140 da 52 Volt. Quella che una volta era la leva della frizione, invece, comanda il freno elettrico che permette alla batteria di rigenerarsi.
CONVERSIONE RIUSCITA Saietta dimostra che anche con la semplice installazione di un'unità elettrica una moto nata endotermica può convertirsi alle batterie. Un'evoluzione sicuramente interessante – mi viene in mente la Vespa 2 tempi che diventa elettrica grazie a un kit – ma non priva di aree da migliorare. Abituarsi al silenzio dei motori elettrici è possibile, ma qualcosa si dovrebbe fare affinché l'unità elettrica sia meglio integrata, dal punto di vista estetico, all'interno della moto. Anche l'occhio vuole la sua parte...