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Il futuro della mobilità urbana? A Pontedera pensano siano anche le biciclette a pedalata assistita. All’EICMA Piaggio presenta quindi la sua Electric Bike Project, una bici che si spinge molto avanti, grazie a una tecnologia all’avanguardia
MOBILITÀ FUTURA La mobilità urbana è tra i grandi nodi del del terzo millennio: come fare a renderla sostenibile e più pulita al tempo stesso? La risposta non è semplice e ha tanti tipi di soluzione. Una di queste, o quantomeno un tentativo, è la bici a pedalata assistita: comoda, agile ed economica (anche se non nel prezzo di acquisto, per ora), è un’idea brillante per muoversi in città. E all’EICMA, Piaggio ha colto l’occasione per presentare il suo progetto: si chiama Electric Bike Project ed è ben più di una bici elettrica, grazie alla tecnologia molto all’avanguardia.
CUORE HI-TECH Il cuore della Piaggio Electric Bike Project è motore elettrico da 250W-350W progettato, sviluppato e costruito dal gruppo Piaggio. A questo è abbinato un powertrain (ovvero l’insieme di motore, batteria e display di controllo) particolarmente evoluto. Il display è contactless, ovvero si alimenta automaticamente in vicinanza della centralina, via NFC. Ha una porta USB con cui poter ricaricare lo smartphone e aggiornare il software. Elevato il grado di sicurezza con i malintenzionati: le centraline di cruscotto, batterie e motore elettrico sono collegate e le tre unità possono funzionare solo se dialoganti l’una con le altre. Quindi, rimuovendo il display, la bici diventa praticamente inutilizzabile e poco appetibile per i ladri. Inoltre, nella batteria è alloggiato un modulo GPS/GSM che funziona sia da antifurto satellitare sia da elemento di trasmissione dati per la batteria. La batteria da 400 Wh, agli ioni di litio e completamente stagna, regala un’autonomia compresa tra i 60 e i 120 km a seconda della modalità di assistenza scelta. La trasmissione è a cinghia e accoppiata a un cambio automatico a variazione continua. Dulcis in fundo, il reparto freni è composto da due dischi, da 180 mm all’anteriore e 160 mm al posteriore. Il telaio è in alluminio e davanti c’è una bella forcella ammortizzata.
UNA PIATTAFORMA, MILLE PROGETTI Tutta l’idea della Piaggio Electric Bike Project si basa sulla piattaforma PMP (Piaggio Multimedia Platform), pensata per gli scooter ma qui ottimizzata per l’utilizzo in bici. Oltre ai classici servizi, come la navigazione, si può impostare il grado di assistenza tramite la DEA (Dynamic Engine Assistance, il sistema che adegua l’assistenza in tempo reale in base allo sforzo trasmesso da chi pedala), c’è lo Smart Navigator, che calcola gli itinerari basandosi su percorsi suggeriti per i ciclisti, info meteo, funzionalità fitness (come il consumo delle calorie, km percorsi in quanto tempo, tutto con tanto di storyboard) con possibilità di collegare il cardiofrequenzimetro e adeguare la resistenza del motore in base alle pulsazioni del cuore. Insomma, un vero e proprio attrezzo per l’aerobica ma anche una bici per andare al lavoro. Arriverà sul mercato nel 2015, a un prezzo da definire.