PRONTI ALL'EURO5 Le voci di un nuovo motore bicilindrico Honda in sostituzione dell’attuale presente sulle NC750 si fanno sempre più forti, e tutte vertono su una cilindrata di 850 cc in grado di ottemperare alle norme antinquinamento Euro5. Adesso la Casa ha depositato dei brevetti di un nuovo motore bicilindrico parallelo fronte marcia, con una maggiore cubatura rispetto all’attuale “settemmezzo”. Il brevetto presenta una moto che riprende le linee della NC750, ma il vero protagonista è il propulsore.
STESSA ANIMA La NC750 è arrivata nel 2014 con il bicilindrico da 745 cc, derivato da quello da 670 cc che equipaggiava la NC700. Quella di Honda è stato uno dei primi esempi motociclistici di una piattaforma comune a più modelli: attualmente la gamma prevede la NC750S, la NC750X e gli scooter Integra e X-ADV. Questo propulsore è abbinato al cambio automatico DCR a doppia frizione. Insomma, il motore bicilindrico da circa 700 cc e un telaio tubolare in acciaio forniscono una base per una vasta gamma di moto: dalle tourer agli scooter.
Il progetto del nuovo motore bicilindrico Honda da 850 cc vede una maggiore capacità ma un propulsore più compatto
PIÙ GRANDE = PIÙ PICCOLO Le foto dei progetti presentano un motore bicilindrico più inclinato in avanti, una soluzione adottata anche da Triumph con la Tiger 900. Nel caso di Honda, però, sembra atto a creare più spazio sopra al propulsore, in modo che quest’ultimo non tolga spazio prezioso nel caso in cui venisse equipaggiato sugli scooter Integra e X-ADV. Un motore dalla cubatura incrementata, ma più compatto nelle dimensioni: il merito va al sistema di azionamento delle valvole Unicam (ovvero con un singolo albero a camme) che permette di ridurre le dimensioni della testa dei cilindri.
FAMIGLIA ALLARGATA Il nuovo motore da 850 cc non dispone degli stessi attacchi al telaio dell’attuale 750, quindi siamo pronti a vedere un nuovo telaio che fungerà da piattaforma per diversi modelli tra naked, scooter e probabilmente una tanto attesa enduro stradale più piccola, che Honda vuole affiancare alla Africa Twin 1100. Già da un anno a questa parte, la Casa di Tokyo ha confermato di voler colmare questa lacuna nella propria gamma con una piccola Africa Twin, ovvero l’erede della Transalp