Dallo scorso anno a questa parte, il segmento delle maxi naked si è letteralmente rivoluzionato e ampliato. Suzuki non è voluta essere da meno e, per questo, ha rinnovato la GSX-S1000 dopo quasi 6 anni di onorato servizio. La dichiarazione d’intenti di Suzuki è chiara: la GSX-R1000 è stata costruita per conquistare i cordoli, la GSX-S è nata per conquistare le strade di tutti i giorni. Quindi, Suzuki ha puntato principalmente sugli aspetti che migliorano l’utilizzo stradale di questa maxi naked.
La linea, lo vedete anche voi, è stata completamente stravolta. Le linee morbide sono state sostituite da linee taglienti che donano un look più aggressivo, muscoloso e teso verso l’avantreno che accoglie un faro full LED molto compatto. Dal nuovo serbatoio da 19 litri parte un “raccordo” verso la zona frontale e dei fianchetti che nascondono delle piccole appendici aerodinamiche. Nella zona posteriore invece, sebbene cambiano le sovrastrutture, resta un look molto simile alla versione precedente.
Il motore 4 cilindri in linea da 999 cc, derivato da quello della GSX-R K5, diventa Euro5 grazie anche al doppio convertitore catalitico. La scheda tecnica ora recita 152 CV a 11.000 giri/min e 106 Nm a 9.250 giri/min: rispetto al modello precedente eroga 2 CV in più ma a 1.000 giri più in alto, mentre la coppia scende di 2 Nm ma raggiunge il suo picco massimo 250 giri/min prima. Gli aggiornamenti al motore hanno reso molto più omogenea la curva d’erogazione sia della potenza sia della coppia. E gli aggiornamenti, riguardano principalmente un nuovo incrocio delle valvole, una rivisitazione del controllo elettronico del corpo farfallato e un design rivisto del filtro dell’aria. Sulla nuova GSX-S 1000 esordisce il Suzuki Clutch Assistant System: un sistema elettroattuato che implementa le funzioni della frizione antisaltellamento, permettendo così di utilizzare delle molle più morbide a favore di un comando più morbido. Ma questa, è solo la punta dell’iceberg chiamato “elettronica”, che si gestisce attraverso il nuovo schermo LCD.
Sulla maxi naked di Suzuki vengono introdotti tre riding mode, che cambiano la risposta del gas: dalla più sportiva (A) alla più morbida in caso di pioggia (C). I livelli di traction control diventano cinque, con la possibilità di essere disattivato. Non c’è la piattaforma inerziale, ma la centralina tiene conto della velocità delle due ruote, della velocità del pignone, della apertura dell’acceleratore ride-by-wire e della marcia inserita. Completa il pacchetto elettronico il quickshifter bidirezionale, che affianca i già esistenti Low RPM Assist e Suzuki Easy Start System.
La posizione in sella viene aggiornata, ma non rivoluzionata: la sella resta alta 81 cm da terra e le pedane sono in posizione non troppo arretrata. Cambia invece il manubrio, che è 2,3 cm più largo ed è spostato di 2 cm più vicino al guidatore, così da avere un busto più eretto.
Dal punto di vista ciclistico, la GSX-S1000 si conferma praticamente la stessa della generazione precedente, a partire dal telaio a doppia trave in alluminio, con forcellone in alluminio derivato da quello della GSX-R 1000. Le sospensioni sono Kayaba, la forcella con steli da 43 mm è completamente regolabile mentre l’ammortizzatore è regolabile nel precarico e nell’estensione. I freni sono Brembo, con pinze monoblocco ad attacco radiale che mordono dischi da 310 mm, e pinza flottante al posteriore. Il peso in ordine di marcia è di 214 kg: aumentato principalmente per via del serbatoio maggiorato di due litri. A contatto con il terreno troviamo i Dunlop Sportmax Roadsport 2 da 17”, di sezione 120/70 davanti e 190/50 dietro.
La nuova GSX-S 1000 è disponibile in tre colorazioni: nero, grigio e la più sportiva colorazione blu e grigio silver con dettagli gialli. Il prezzo è di 13.190 euro e arriverà nei concessionari ai primi di giugno.