Due cilindri raffreddati ad aria e un nome che è una garanzia. Tornata 100% British la Norton torna sul mercato con una moto che punta molto sull'effetto nostalgia ma vuole offrire una guida assolutamente moderna. Il nome? Commando, naturalmente.
TORNA A CASA NORTON Alla fine Stuart Garner ce l'ha fatta. L'imprenditore inglese non solo ha riportato il marchio Norton in mani inglesi (le sue, nello specifico) ma sta mantenendo le promesse fatte quando è entrato in possesso del marchio realizzando una nuova moto. Così dopo tanti anni, qualche tentativo di rilancio fallito e modelli improbabili possiamo dire che torna la vera Norton e si chiama, manco a dirlo Commando, un nome famoso e indissolubilmente legato al marchio Norton almeno quanto il nome Bonneville è legato al marchio Triumph.
STORIE PARALLELE La storia della Norton assomiglia quindi un po' a quella della ormai ben più diffusa "nemica" di un tempo Triumph, anche lei a suo tempo rilanciata da un imprenditore inglese che l'ha portata ad essere la realtà industriale dei giorni nostri. Ovviamente l'obiettivo di Garner è lo stesso che ai tempi aveva John Bloor e tanto per non sbagliare è partito puntando sull'effetto nostalgia (oltre che sul ritorno al TT con la NRV a motore rotativo).
EFFETTO NOSTALGIALa Commando è una moto che va ad ingrossare le fila delle classiche che già circolano sulle strade (Bonneville, Ducati GT, Guzzi V7) e come loro punta su una meccanica di stampo classico (e molto inglese, in questo caso) associata ad una ciclistica tradizionale anche se con misure moderne.
MECCANICA CLASSICA In questo caso la Norton Commando 961 SE vuole restare il più fedele possibile alla tradizione delle moto inglesi di un tempo. Il suo bicilindrico parallelo da 961 cc (88x79 mm) raffreddato ad aria (iniezione e Euro 3) adotta, infatti, una distribuzione ad aste e bilancieri con due valvole per cilindro. Cosa che non gli impedisce di arrivare a 80 cv a 6.500 giri con una coppia di 90 Nm a soli 5.200 giri, numeri che di fatto allineano la Norton con le classiche più performanti sul mercato. La promessa è di produrne 1.500 all'anno (lo stabilimento è vicino al circuito di Donington) ma nel 2009 di 961 SE ne saranno prodotte solo 200 da vendere principalmente in Gran Bretagna. Forse anche per questo in Norton hanno potuto "spingere" un po' con la dotazione ciclistica.
CICLISTICA SPORTIVA La Commando 961 adotta un telaio a traliccio in acciaio e fin qui niente di speciale. Poi però rispetto alle altre classiche sul mercato ha una più spiccata sportività data anche dalle sospensioni Ohlins (coppia di ammortizzatori regolabili e forcella tradizionale, anch'essa regolabile), freni Brembo Serie Oro (due dischi da 320 ma le pinze sono assiali) e addirittura i cerchi BST in carbonio.
CORTA E LEGGERA Nella nera e preziosa trama sono realizzati anche molti altri particolari e tutto questo fa della Norton, una moto molto leggera (188 kg a secco) ma non solo. Con un interasse di soli 1.420 mm e una gommatura in linea con i tempi (120/70, 180/55) la Commando del terzo millennio sembra, infatti, aver la presunzione di essere ben più che una replica buona solo per farsi guardare e poco di più. Quello che si propone di essere è una moto dal fascino retrò ma con prestazioni e divertimento da moto moderna, cosa che non tutte le classiche possono offrire.
SI PARTE DA 200 Chissà se, finite queste prime 200 moto, la Norton manterrà la stessa dotazione, o scenderà un po' con la qualità dei componenti. Sarà interessante capirlo anche perché per questa SE si parla di cifre attorno ai 13.000 ?, non male davvero.