Compie 30 anni la sede europea del marchio leader per la produzione di candele nel mondo. Tre lettere che tutti conoscono e che nascondono dietro ad un piccolo pezzo di ferro, rame e ceramica una tecnologia impressionante.
complicata dentro
COSA C'È DIETRO? Eppure dietro a questo piccolo oggetto da pochi Euro si nasconde una tecnologia davvero incredibile. Per farcelo capire meglio NGK ci ha portato fino a Dusseldorf, sede europea del colosso nipponico leader assoluto del mercato. L'occasione era quella del trentesimo compleanno della NGK Europe che, casualmente, coincide con i 90 anni della Bergamaschi, azienda che le candele NGK le importa in Italia da ancor prima che nascesse la sede europea. Non sprecherò decine di righe per raccontarvi quanti titoli mondiali hanno vinto le candele giapponesi, perché praticamente hanno vinto tutto in qualsiasi campionato.
MONOPOLIO DI FATTO La qualità delle candele NGK è, infatti, tale da aver creato di fatto un regime di monopolio, se ne avete voglia provate a controllare che candele avete sula vostra auto/moto: al 90 % saranno NGK. Un monopolio di fatto quindi creato non per la mancanza di concorrenti validi ma per la capacità di essere partner di chi i motori li costruisce. Nella sede europea, infatti, nascono le sinergie che portano alla creazione dei motori partendo dalla candela più adatta.
banchi prova
NGK a Dusseldorf
COSA DEVE FARE Spiegare le problematiche che ci sono attorno alla progettazione di una candela non è cosa semplice, tenteremo quindi di semplificare al massimo le cose. Vi basti sapere che deve resistere a pressioni e temperature elevatissime (fino a 100 bar e 2500 gradi) alla corrosione chimica delle benzine e alla erosione causata dalle continue scintille che consumano gli elettrodi. Deve saper accendere la miscela aria benzina anche a temperature proibitive, aiutare a dissipare il calore, e non mancare nemmeno una scintilla.
VIA IL CALDO Allo stesso modo il calore deve essere dissipato il più rapidamente possibile. Questa capacità di dispersione del calore rende possibile già una prima catalogazione delle candele secondo il cosiddetto "grado termico" che indica appunto la capacità di disperdere il calore. Le candele cosiddette "fredde" sono infatti quelle che riescono a disperdere meglio il calore, quelle cosiddette "calde" invece lo disperdono meno.
è al momento
lo stato dell'arte
SI ACCENDE O NON SI ACCENDE? L'altra caratteristica delle candele è l'accendibilità ovvero la capacità di innescare la combustione. In soldoni, una candela con bassa accendibilità funziona bene quando il motore è a pieno regime (e molto caldo) ma non quando si parzializza il gas e si viaggia a basso regime. È qui che arrivano le mancate accensioni.
SVILUPPO CONTINUO In questo campo sembra si sia detto già tutto quello che si doveva dire. In realtà lo sviluppo è continuo, soprattutto per migliorare l'accendibilità. È qui che entrano in campo i metalli preziosi e ultraresistenti come il platino o l'iridio. Grazie a loro si riescono a costruire elettrodi più piccoli che migliorano l'accendibilità e rendono possibile innescare la combustione anche con le miscele magrissime dei motori attuali.
IL FUTURO È ALL'IRIDIOLe candele all'iridio sono al momento lo stato dell'arte, e sono sempre più diffuse come primo equipaggiamento, hanno un costo superiore (e non di poco, fino a 5 volte di più) ma che si recupera facilmente con il miglior rendimento del motore (+3% in alcuni casi e non è poco) e i minori consumi, perché una combustione migliore porta inevitabilmente a un rendimento maggiore. Inoltre hanno una vita più lunga, (resistono meglio all'erosione e alla corrosione) si cambiano meno spesso. Alla fine quindi la convenienza c'è, per cui quando dovete cambiare le candele fate i vostri conti.
RICHIESTE STRANE La cosa curiosa è che la qualità di queste candele è arrivata ad un punto tale e la vita è talmente lunga che talvolta in NGK si sentono richiedere dai costruttori (di auto soprattutto) candele meno pregiate che costino meno ma che durino anche meno. Perché anche il costo dei tagliandi, si sa influisce sulla scelta di una vettura e avere un tagliando più "leggero" è importante.
racing non ha
elettrodo di massa
SEMPRE PIÙ PICCOLE L'evoluzione, in ogni caso continua, e la strada da percorrere porta a candele sempre più piccole (occupano meno spazio in camera di scoppio lasciando più spazio per valvole più grandi e più verticali a vantaggio della linearità dei condotti) con filettature sempre più lunghe (per dissipare meglio il calore) ed elettrodi sempre più sottili in metallo pregiato. Un gran lavoro quindi, tutto per un piccolo componente, destinato a fare una vita d'inferno…