Nasce sulla base tecnica della F3 e da un’idea degli Studenti dello IED di Torino. Ecco come potrebbe essere il futuro della MV.
IN CERCA DI NICCHIE La crisi non lascia scampo, per galleggiare nella massa occorre cercare di riempire ogni più piccola nicchia. Ecco perché in questi momenti in cui le vendite vanno un po’ così, sono le Case più piccole a fare la parte del leone con crescite spesso a due cifre. Per chi non ha una gamma completa, infatti, bastano un paio di modelli nuovi per veder crescere il market share.
LA FAMIGLIA DI ALLARGA La cosa non dispiacerebbe nemmeno a MV Agusta, che è ancora un’azienda piccola, ma che si sta dando da fare per far crescere la propria gamma. L’arrivo della nuova piattaforma (brutto termine ma rende l’idea) a tre cilindri apre infatti nuovi scenari nel mondo del costruttore della Schiranna. Ora la gamma è composta da due famiglie: quella delle quattro cilindri (Brutale e F4) e quella delle tre cilindri (F3 e Brutale 675). E proprio dalla famiglia tre cilindri possiamo aspettarci grandi cose in futuro.
FINO A 800 Il nuovo motore MV è già progettato per reggere aumenti di cilindrate fino agli 800 cc e non è un segreto che MV ambisca anche a spostarsi dai classici segmenti che l’hanno sempre caratterizzata naked, e supersportive. Se questi segmenti sono in sofferenza, è necessario spostarsi verso altri segmenti a costo magari di snaturare anche l’immagine del marchio.
DALLA SPORTIVA ALLA TOURING È anche per questo motivo che la Tricruiser di MV Agusta rappresenta un concept molto importante. Questa moto è stata realizzata, dagli studenti dello IED partendo da una piattaforma F3 (motore, telaio, ruote, freni, sospensioni), ed è sicuramente interessante notare come una supersportiva possa trasformarsi in una moto da turismo sportivo o meglio in una crossover. Del resto non ci sarebbe da stupirsi, la ricetta è più o meno la stessa applicata da Kawasaki per la sua Versys che eredita telaio e motore dalla Z1000.
LA MULTI DI MV Manubrio rialzato, carenatura accennata, la MV Agusta Tricruiser sarebbe quindi una perfetta “Multistrada” (prima o poi Ducati chiederà i diritti per l’uso di questo nome) marchiata MV, forse in questo momento una moto del genere può apparire fuori luogo. Ma in futuro? Le vie del market share sono infinite… Ducati Diavel Insegna.