MV rinnova il trademark sul nome Elephant, potrebbe chiamarsi così la nuova Adventure. Come la mettiamo con la Scrambler Desert X?
COME ANNIBALE Il nuovo corso russo di MV Agusta pare aver piani espansionistici davvero molto ambiziosi. L’obiettivo, manco a dirlo, è quello di aumentare le vendite, percorrendo due strade: la produzione di modelli di piccola cilindrata in Asia (per l’Asia ma non solo) e la diversificazione dell’offerta sul mercato Europeo. Proprio come il leggendario condottiero Annibale, anche questa volta c’entrano gli elefanti… O meglio, l’Elephant, nome registrato di recente dalla Casa di Schiranna. Che sia proprio questo il nome che troveremo sulla Adventure da 950 cc annunciata dal nuovo plenipotenziario Timur Sardarov?
RIPASSO Chi è ferrato sulla politica motociclistica probabilmente sa bene come mai MV abbia la possibilità di registrare un nome che ha fatto la storia di Cagiva, ma siccome la buona memoria non è dote di tutti un piccolo ripasso va fatto. Tutto nasce negli anni ’80 con la collaborazione tra Cagiva e Ducati. Nacquero modelli di successo, tra cui proprio la Elefant vincitrice della Paris-Dakar. Poi il declino e la cessione di Cagiva a favore di MV Agusta. La Casa di Schiranna ha prima registrato il nome Elefant, nel 2007, poi il nome Elephant nel 2009 per poi rinnovarlo proprio nel 2020.
CHE COSA SARÀ Rispetto al passato, la solidità della nuova proprietà è aumentata a tal punto da poter effettivamente utilizzare il nome su una moto tutta nuova. Su come potrà essere la nuova Elephant ancora si sa poco o nulla: il nome, ovviamente, e la cilindrata del motore. Sul suo frazionamento ancora tutto tace, probabile un aumento di cilindrata del ormai arci collaudato Trepistoni, ma non è da escludere anche la creazione di un nuovo motore ex novo che faccia da piattaforma anche per altri modelli, ad esempio una Scrambler.La Ducati Scrambler Desert X
DESERT X E proprio Scrambler, ma Ducati, ha recentemente presentato una concept bike, la Scrambler Desert X, che ha fatto girare la testa agli appassionati per la sua bellezza, anche a causa della sua irriverente somiglianza con la leggendaria Elefant dakariana. Che succederà ora? Chi potrà sfruttare le linee iconiche della Cagiva? I proprietari del brand, o Ducati che di quella moto era donatrice del motore? Il tempismo, secondo me, sarà la discriminante… il primo che la fa vince!