Finalmente è arrivato il momento di togliere i veli dalle immagini ufficiali della Guzzi più chiacchierata degli ultimi tempi. La Stelvio è la risposta italiana alle bicilindriche on-off made in Germany. Linea inusuale, motore quattrovalvole da oltre 100 cv e tante attenzioni per pilota e passeggero.
LA GRANDE ATTESA Da quando sono trapelate le prime indiscrezioni sulla volontà di Guzzi di realizzare una nuova maxi enduro, il mondo dei Guzzisti ha iniziato un'attesa spasmodica. L'Eicma 2007 mette finalmente fine alle tribolazioni. La Stelvio è finalmente pronta e dopo essersi messa in mostra al Salone di Milano arriverà dai concessionari Guzzi prima della fine dell'anno.
MISSION IMPOSSIBLE? Inutile dire che la missione della Stelvio non è delle più semplici, scalzare dal cuore degli italiani la maxi enduro più venduta (alias BMW GS 1200) non è certo un lavoretto da principianti. Ma la Stelvio ci prova e gioca buone carte, forte di un affetto per il marchio che non conosce flessioni ma anche e soprattutto di una linea originale e di soluzioni che possono attrarre chi ama questo genere di moto per la loro versatilità.
POLIEDRICA La ricetta è quella della maxi enduro buona per un utilizzo a 360°; nel suo futuro tanto asfalto, naturalmente, ma anche la possibilità di affrontare terreni accidentati. Per questo la Stelvio non è figlia di nessun adattamento di ciclistiche esistenti ma è un progetto partito praticamente da un foglio bianco.
QUATTRO VALVOLE Forte di una linea molto personale (con i fanaloni anteriori ispirati alle moto che corrono gare come la Baja 500), la nuova Guzzi è la seconda moto di Mandello a sfruttare i servigi del bicilindrico quattrovalvole. Per lei il nuovo V2 è stato rivisto a livello di iniezione, aspirazione e scarico per ottenere una curva di coppia più dolce e piena ai medi regimi. La potenza annunciata è comunque superiore ai 100 cv, il che renderebbe la Stelvio la maxi enduro più potente sul mercato.
TELAIO SNELLO Il motore ha funzione portante ed è incastonato in un nuovo telaio tubolare molto snello che regalerebbe alla Stelvio una vita stretta (secondo le dichiarazioni la Stelvio è una delle più compatte del suo segmento)per compiacere i piloti anche nella guida off road. Confermato il monobraccio posteriore con leveraggio progressivo e cardano CARC, mentre per laforcella i progettisti si sono affidati ad una unità upside down con steli da ben 50 mm.
FRENI RACING Il comparto freni non è meno raffinato con un impianto anteriore composto da due dischi flottanti frenati da pinze radiali a due pistoncini. La ruota anteriore da 19" rientra ormai nella normalità per queste maxitrail, i cerchi della Stelvio consentono però di montare pneumatici tubeless.
VITA COMODA La Stelvio fa di tutto per viziare il suo padrone, la sella è sella regolabile su tre posizioni, il parabrezza è anch'esso regolabile, i supporti per le borse laterali sono di serie e sul fianco destro della semicarena trova posto un utile vano (assente su tutte le concorrenti) comandabile dal manubrio. Insomma a Mandello sembrano avercela messa davvero tutta per realizzare una moto che debutta in un segmento sempre più importante. Vedremo come risponderà il mercato. La Stelvio sarà disponibile nei colori Rosso Guzzi e Bianco e arriverà anche nella versione ABS.