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I colossi delle moto cinesi, numeri da record e partnership con i big europei


Avatar di Danilo Chissalé, il 12/02/21

3 anni fa - 240 marchi, 20 milioni di unità all'anno, dai ciclomotori alle moto

Moto cinesi: chi sono e con quali brand europei collaborano
240 marchi, 20 milioni di unità all'anno, dai ciclomotori alle grandi motociclette l'impero cinese è tornato... e punta all'Europa

COLOSSO Si dice che l’America sia il paese delle grandi opportunità, ma se a esser grandi sono i numeri allora si è in Cina. Il Paese della Muraglia è ormai la prima potenza economica mondiale e – se ci si limita a guardare i numeri – lo è anche nel settore delle due ruote: 240 marchi, 20 milioni di unità all'anno, dai ciclomotori alle grandi motociclette. Ma come mai se la Cina è una super potenza noi conosciamo a stento due o tre marchi?

LE PARTNERSHIP La maggior parte dei veicoli prodotti, maggiormente ciclomotori e motocicli leggeri, rimangono in Cina, altri vengono esportati nel resto dell’Asia e in Europa. La produzione e la commercializzazione con i propri brand (Voge, Keeway, CF Moto) non è l’unica via per l’Europa. Ormai da quasi un decennio i colossi orientali hanno stabilito delle partnership con i produttori europei. Si tratta di semplici accordi commerciali ma anche acquisizioni parziali delle azioni della società. La particolarità? Si arriva all’accordo solo se la parte cinese detiene più del 51% delle quote societarie, ottenendo così la maggioranza (e il controllo).

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CHI STA CON CHI? Curiosi di capire quali coppie si sono formate? In vista si San Valentino giochiamo al gioco delle coppie e, come in amore, spesso ci sono più partner in gioco.

  • Zongshen con Piaggio e Fantic: Dal 2004 Zongshen (nata nel 1982) produce alcuni modelli destinati al mercato interno di Aprilia e Piaggio e ha rilevato la distribuzione di tutti i marchi Piaggio in Cina. Oltre che del gruppo italiano, il brand cinese si occupa inoltre della distribuzione in Cina di Harley-Davidson. E cosa centra Fantic? Zongshen costruisce tutte le moto e i motori di Malaguti per Fantic e il gruppo gestisce una fabbrica di motociclette nel paese emergente del motociclismo del Vietnam.
  • Shineray con Mesh e SWM Dietro al rilancio della varesina SWM, manco a dirlo, ci sono capitali cinesi, per la precisione quelli Shineray. Il marchio fondato nel 1997 e specializzato per la produzione di ciclomotori, oltre a una ingente iniezione di fondi si occupa della produzione dei motori di tutte le SMW. Ma SWM non è il solo marchio europeo con cui Shineray fa affari. Al di la delle Alpi si occupa della produzione delle francesi Mesh da 400 e 650 cc.
  • QJ e il suo harem Il ruolo del playboy è interpretato daQJ(di proprietà del miliardario 57enne Li Shufu, fondatore dell'azienda nel 1986) uno dei marchi cinesi più conosciuti nel Vecchio Continente. L’acquisizione che ha reso famoso il marchio in Europa è quella di Benelli nel 2005, da allora tutti i veicoli della casa pesarese vengono prodotti in Cina mentre il reparto R&D è rimasto in Italia. Sempre sotto l’ala di QJ c’è il marchio Keeway, un brand utilizzato per esportare i propri veicoli all’estero, nel nostro paese ottiene un grandissimo successo il 125 RKF. Ma non è finita qui, da qualche anno infatti vi parliamo di una piccola Harley-Davidson per la Cina… indovinate chi la produrrà?
  • CF Moto e KTM Dopo quella di Benelli, ecco un’altra collaborazione di lungo corso. CFMoto detiene più di 100 brevetti ed esporta in oltre 70 paesi, inoltre può fregiarsi di un avanzatissimo polo produttivo di 200.000 metri quadrati (circa 280 campi da calcio). La partership con KTM nasce nel 2009 e si basa sulla condivisione dei materiali e del Know How. Dal 2021 CFMoto costruirà anche tutti i modelli 790 da (cioè per) KTM in una fabbrica KTM appositamente costruita di fronte alla sede centrale diCFMotoa Hangzhou.
  • Loncin e BMW Chiudiamo con BMW e Loncin. Il costruttore nato nel 1993 in Cina è stato leader per tutta la prima decade degli anni 2000 grazie alla produzione di ciclomotori, scooter, motocicli e quad. La collaborazione con BMW si basa sulla produzione di motori – sia monocilindrici di piccola cilindrata, sia bicilindrici paralleli – ma anche di veicoli interi, come nel caso degli scooterC 400 Xe C 400 GT. Il marchio premium Voge nasce per rinforzare la presenza nel mercato Europeo, abituato a standard qualitativi decisamente superiori rispetto a quelli orientali.

SPECIALISTI DELLE PICCOLE CILINDRATE MA… Come avrete notato, la forza dei costruttori cinesi sta nell’incredibile numero di veicoli prodotti, specialmente di piccola cilindrata, ma grazie alle nuove joint venture le grosse cilindrate stanno diventando sempre meno rare. Cosa comporta tutto ciò? Finché le case europee vedranno quelle cinesi come alleati per espandere i propri fatturati verso Est la convivenza sarà pacifica, ma cosa succederebbe se quelli che oggi sono alleati diventassero improvvisamente rivali? Probabilmente BMW smetterebbe di fare accordi con Loncin se quest’ultima tirasse fuori dal cilindro una rivale credibile per la R 1250 GS, e lo stesso si potrebbe dire per tutte le altre case costruttrici.

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INCOGNITA ELETTRICO Ancor più preoccupante (per i brand europei, ovviamente) è lo scenario elettrico. In Asia sono milioni le aziende che producono veicoli elettrici, in Europa i grandi costruttori sono ancora allo stadio embrionale, con progetti in cantiere ma poche vere proposte… Gli equilibri si stanno spostando lungo la Via della Seta, il futuro potrà essere molto diverso da ciò a cui siamo abituati.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 12/02/2021
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