Per fortuna il 2020 ce lo siamo levato… dai piedi. Dato l’andamento dell’anno appena concluso non mi sbilancio in pronostici generali, ma a livello motociclistico il 2021 si prospetta un anno davvero molto interessante. Le novità non mancano, e tra modelli già annunciati e altri di cui s’è parlato tanto, ne vedremo sicuramente delle belle. Tutte le case hanno messo le mani ai propri listini, per tutte le informazioni vi invito a consultare le pagine del nostro sito, ma oggi faremo una piccola selezione. Anche se fa freddo in questo periodo partiamo parlando di nude… Ovviamente le moto, che con il loro dinamismo e vivacità alzano decisamente la temperatura. Per il 2021 ci sono novità interessanti praticamente in ogni categoria, dalle entry level alle maxi.
BMW S 1000 R 2021
Partiamo subito con i calibri grossi, ovvero le maxi-naked, che con gli anni si sono avvicinate alle sportive per prestazioni pure. Tra le novità più interessanti c’è senza dubbio la BMW S 1000 R, la nuda bavarese va a completare il puzzle della famiglia di modelli che derivano dalla sportiva di casa, la S 1000 RR. Dalla sorella carenata la naked eredita il motore 4 cilindri in linea privato però della fasatura variabile Shift Cam, proprio come avviene sulla S 1000 XR. La scheda tecnica dichiara 165 CV a 11.000 giri/min e una coppia massima di 114 Nm a 9.250 giri/min. Nuovi il telaio e le sospensioni, così come il sofisticato pacchetto elettronico. Da una moto già presentata passiamo a due che quasi certamente arriveranno ma ancora in attesa di annunci ufficiali da parte delle case costruttrici. La prima è inglese e, ovviamente, non può che essere la nuova Triumph Speed Triple. Di lei abbiamo visto qualche foto, le indiscrezioni parlano di un nuovo motore con cilindrata maggiorata a 1.160 cc e una potenza prossima ai 180 CV. L’altra grande protagonista delle comparative 2021 potrebbe essere l’erede di colei che le ha dominate tutte fino a quest’anno, ovvero la nuova Aprila Tuono V4 1100 Factory. Come per la sportiva (piccolo spoiler) anche per lei ci sono novità in vista: il look seguirà i canoni stilistici dettati da Aprilia RS 660 e Tuono 660, per i dati tecnici tutto è ancora avvolto in una coltre di mistero… ma certamente a Noale non si tireranno indietro.
Se le maxi naked fanno sognare, le naked medie si fanno acquistare, il mercato le incorona come soluzione ideale per chi cerca una moto divertente da guidare, ma meno onerosa da acquistare e mantenere rispetto alla cilindrata superiore. La lista di novità è molto lunga per questo segmento, tanto che gli equilibri della nostra maxi comparativa di qualche mese fa potrebbero essere sovvertiti in un attimo. Tra le più attese c’è senza dubbio il nuovo Ducati Monster. Ha diviso l’opinione pubblica come poche altre moto hanno fatto nella storia. Il suo tradimento al traliccio in favore del front frame non andrà giù ai puristi ma ha garantito un risparmio di peso notevole che promette molto bene. L’estetica si uniforma ad alcune rivali del segmento, ma l’elettronica compie decisamente un bel balzo in avanti. Al suo fianco ci sarà la nuova Yamaha MT-09, una delle naked di maggior successo dell’ultimo periodo anche lei protagonista di un profondo make over. Nuova estetica (anche in questo caso molto criticata) nuovo telaio, nuovo motore più potente (+4 cv e 4 Nm, meno 4 kg) e anche per lei elettronica di ultimo grido con piattaforma inerziale a 6 assi e relativi controlli, il tutto a poco più di 9.500 euro. Rientra nella categoria più per la ricchezza di dotazione e le potenziali qualità dinamiche che non per la mera scheda tecnica, l’Aprilia Tuono 660 - sorella scarenata della RS 660 - potrebbe aver gli ingredienti necessari per far venire il mal di testa alle due appena citate e alle altre competitor. Non con i suoi 95 CV, potenza quasi da entry level ormai, ma più per la sua ciclistica (Aprilia in questo è maestra) sia per l’elettronica di derivazione RSV4. Il prezzo determinerà il successo… se costerà meno di una MT-09 sarà un potenziale successo.
Le naked entry level per molti sono la prima moto “vera” o la moto del ritorno. Compito difficile dunque, essere facili per i neofiti e poco noiose per chi, magari dopo anni di stop, ha riacceso il fuoco interiore. La moto che più di tutte ha saputo coniugare queste caratteristiche è la Yamaha MT-07. Nel 2021 la nuda giapponese si presenterà con il motore Euro5 che abbiamo già visto e apprezzato sulla Tracer 700, e alcune migliorie a livello ciclistico come i freni maggiorati e una nuova taratura per le sospensioni. Il look è in linea con le altre MT, amatelo oppure no. Il suo scettro però non è mai stato così in pericolo perché proprio qualche settimana fa ho messo le mani sulla nuova Triumph Trident 660. Il motore a tre cilindri è unico in questo segmento e la sua ciclistica “matura” potrebbe essere un’arma segreta decisiva. Il prezzo è nella parte medio alta della classifica, ma giustificato dalla dotazione tecnologica e dalle finiture, vero punto forte del marchio inglese. Anche in questo caso entriamo nel campo delle indiscrezioni. Suzuki non ha ancora svelato i piani per il 2021 ma pare che dietro le vetrine dei concessionari potrebbe esserci una versione aggiornata all’Euro 5 della leggendaria SV650… chissà con che look si presenterà, una svecchiata è necessaria.