Anche quest’anno sta giungendo al termine e, ad essere onesto, mai mi sarei aspettato di provare tante moto (ma anche qualche scooter) in grado di stimolarmi in maniera così differente. Il tema della selezione è vario, ci troverete un po’ di tutto, dalla moto che sceglierei per fare un viaggio, allo scooter per mettere in scacco il traffico, quella con cui mi fionderei a tutta velocità in un bel tratto curvoso ma anche quella che vorrei guidare al calar del sole in una serata estiva. Via con i flashback, vi racconto la mia Top 10 delle moto provate nel corso del 2022.
8° posto: CFMOTO 700CL-X Heritage
3° posto: Moto Guzzi V100 Mandello
2° posto: Triumph Street Triple RS
10° POSTO: ZERO DSR-X
Zero DSR-X 2022 in azione in fuoristrada
Se avete letto qualche mio articolo in merito alle moto elettriche saprete certamente qual è la mia posizione a riguardo, i limiti sono ancora maggiori rispetto ai benefici, nonostante ciò nella mia top 10 c’è posto anche per una novità assoluta a batterie ovvero laZero DSR-X, prima maxi enduro elettrica al mondo. La moto elettrica della Silicon Valley non è qui per la sua filosofia – sono convinto che per fare avventura non si possa fare i conti con l’autonomia residua – ma per il modo in cui si guida. Sulle pendici dell’Etna mi ha conquistato il suo bilanciamento, il piacere di farla curvare sfruttando la frenata rigenerativa quasi come un freno posteriore e, ovviamente, per la proverbiale fiondata in uscita di curva quando si riprede in mano l’acceleratore. In fuoristrada se la cava, ma nella classifica troverete moto ben più qualificate e divertenti, dunque proseguiamo.
9° POSTO: BMW K 1600
BMW K 1600 GTL in azione
Le moto di una certa stazza non mi intimoriscono, anzi, forse perchè le sento a me vicine per quell’eterna sfida che entrambi abbiamo con la bilancia. Peso a parte, sanno dare tantissime soddisfazioni, specialmente quando c’è da macinare chilometri all’insegna del confort. LaBMW K 1600è una di queste, il colpo di fulmine è scattato con il vecchio modello in occasione di unviaggio da Nord a Sud per tutto lo Stivale, con il nuovo non ne ho ancora avuto l’occasione ma non credo che sarà tanto diverso. Infatti la nuova K 1600 mantiene tutti gli aspetti positivi della vecchia generazione – comodità assoluta, motore sublime con sound da paura e riparo aerodinamico quasi da berlina – ai quali aggiunge una dose di tecnologia ormai immancabile. È migliorata la strumentazione, con tanto di connettività e navigatore a “tutto schermo”, l’impianto audio ora si sente anche a velocità autostradale e c’è anche il cruise control adattivo. La mia preferita di tutte le versioni disponibili è la GTL, lussuosa e veloce.
8° POSTO: CFMOTO 700CL-X HERITAGE
CFMOTO 700CL-X Heritage, le prestazioni sono vivaci
Il made in Cina non è tutto uguale, ne ho avuto la conferma guidando per un paio di settimane laCFMOTO 700CL-X Heritage, una modern classic con leggero tocco scrambler piacevole nel look e insospettabilmente divertente da guidare. Ha componentistica di livello, anche migliore di alcune rivali ben più blasonate ma non le mancano nemmeno la cura di materiali e finiture, con gli sguardi che si rivolgono a lei quando è ferma al semaforo. Ha alcuni punti su cui lavorare, come la gestione elettronica dell’acceleratore, ma tra le curve mi ha convito per il suo dinamismo. I costruttori europei dovranno stare in guardia e aggiornare i propri modelli – come ha già fatto Ducati a EICMA con la nuova Scrambler – se non vorranno farsi “bagnare” il naso.
7° POSTO: ROYAL ENFIELD SCRAM 411
Royal Enfield Scram 411 in off-road
La fretta, si sa, è cattiva consigliera e allora la Royal Enfield Scram è perfetta per delle riflessive passeggiate al tramonto, con la brezza che accarezza la faccia e il borbottio del suo monocilindrico a fare da colonna sonora. Per farmi riuscire ad apprezzare il ritmo passeggiata ce ne vuole, ma la piccolaScram 411c’è riuscita alla grande. Come? Guidandola, andando in ufficio, al lago in coppia e perfino sulla strada bianca a patto di calcolare bene i tempo e non essere mai di corsa. È stilosa a modo suo, mantiene quella semplicità quasi “grezza” che condivide con la Himalayan alla quale abbina tocchi più glamour come la verniciatura bicolore. Una fida compagna per ogni situazione, dal casa ufficio all’aperitivo, al prezzo di uno scooter o quasi.
6° POSTO: HONDA ADV 350
Honda ADV350, il fuoristrada leggero non lo spaventa
A proposito di scooter,Honda ADV 350è l’unico presente nella mia lista, degno rappresentante della categoria. Non vi nego che quando a EICMA 2021, girando tra i padiglioni della Fiera, mi sono accorto del dilagante trend dello scooter adventure ero scettico, ma lui ha saputo farmi ricredere. Honda ADV 350 non fa solo il verso alle maxi enduro ma ne prende in presto alcune caratteristiche fondamentali, come l’escursione maggiorata e la migliore qualità delle sospensioni rispetto a qualsiasi altro rivale di pari cilindrata, traendo vantaggio da questa scelta quando c’è da imbattersi nella prova speciale quotidiana, tra dossi, buche, tombini fuori livello e pavé risalente all’epoca preistorica. Il motore e la trasmissione, condivisi con il best seller Forza 350, sono una garanzia e non manca nemmeno spazio a bordo dato che nel sottosella c’è spazio per 2 caschi integrali. Come se non bastasse, poi, in Italia il bauletto con smart key da 50 litri è compreso nel prezzo. Ecco, il prezzo, forse un po’ alto rispetto alla concorrenza, ma sono secondo me soldi davvero ben spesi.
5° POSTO: KAWASAKI Z900SE
Kawasaki Z900 SE 2022, il motore ha carattere... e si vede
Come si è guadagnata un posto nella mia top 5 laKawasaki Z900SE? Con una sana dose d’ignoranza motociclistica. La Z900 – e le sue antenate prima di lei – hanno sempre avuto la fama di moto “mache”, poca elettronica e tanto, tanto motore. La Z900SE rispetto a loro è un po’ più ricca, sia di chip e centraline, sia di componentistica e ciò le permette di reggere il confronto con le più “affilate” naked di media cilindrata ma non ha perso un briciolo della sua natura. Il motore, però, è ciò che ho apprezzato di più, fluido e pastoso al trotto, rabbioso nell’allungo… e poi che impennate!
4°POSTO: APRILIA TUAREG 660
Comparativa enduro stradali: Aprilia Tuareg 660
Tre su tre, finalmente nel 2022 sono riuscito a guidare anche laAprilia Tuareg, l’ultima ad utilizzare il nuovo bicilindrico 660 cc. Su strada è decisamente una Aprilia, precisa e divertente da guidare tra le curve grazie alla proverbiale ciclistica sopraffina che fanno a Noale, con motore a punto ed elettronica inappuntabile. Sa essere comoda anche in viaggio, se si passa sopra al difettuccio della trasmissione del calore, ma dove mi ha conquistato è stato in fuoristrada. Facile quasi come una mountain bike, agile, maneggevole ma anche capace di affrontare passaggi più impegnativi. Se siete alle prime armi, o volete qualcosa che non vi prosciughi energie psicofisiche mentre vi gustate una cavalcata in off-road la Tuareg è proprio ciò che state cercando.
3° POSTO: MOTO GUZZI V100 MANDELLO
Moto Guzzi V100 Mandello
Chi rivoluziona corre un rischio, Moto Guzzi con laV100 Mandellolo ha fatto introducendo per la prima volta il motore raffreddato a liquido e tanta, tantissima tecnologia. I risultati, come ho avuto modo di verificare durante le mia prova, sono davvero soddisfacenti. Personalmente trovo che la nuova V100 Mandello sia attualmente la migliore Guzzi in gamma, comoda per fare turismo ma finalmente coinvolgente anche per chi ama la guida sportiva. L’aerodinamica adattiva, a dirla tutta, è più un “effetto speciale” che una soluzione rivoluzionaria, ma in definitiva il pacchetto è davvero molto competitivo. Se dvessi scegliere quale tra la versione standard e la ricca S acquistare andrei senza dubbio sulla seconda, anche per la colorazione Verde 2121 davvero iconica.
2° POSTO: TRIUMPH STREET TRIPLE RS
La Triumph Street Triple RS 765
Ok, non è una novità assoluta, infatti a breve vi racconterò come va lanuova Street Triple 2023, ma la naked media della Casa di Hinckley mi ha fatto davvero apprezzare il gusto della guida sportiva, che sia essa su strada o tra i cordoli, come abbiamo avuto modo di raccontarvi nel corso della nostracomparativa naked medie “Top Spec”. L’equilibrio della sua dinamica di guida mi conquista ancora, non è la più veloce nei cambi di direzione ma il feeling che riesce a trasmettere una volta in piega, con la saponetta che sfiora l’asfalto, è davvero impareggiabile. E poi c’è il suo sound graffiante, sempre più coinvolgente con il crescere del numero dei giri. La nuova promette di essere ancora meglio, chissà che tra 12 mesi in questa particolare classifica non ci troverete proprio lei al primo posto.
1° POSTO: DUCATI DESERTX
Comparativa enduro stradali: Ducati DesertX
Nell’attesa però scopriamo la mia numero uno per quest’anno. Prima volta in assoluto che una maxi enduro si aggiudica la mia personale classifica, ma a farlo non poteva che essere una Ducati. Nessuna faziosità, laDesertXè sul primo gradino del podio perché in fuoristrada fa cose davvero impressionati, mi ha fatto sentire quasi un professionista dell’off-road durante la prova in Sardegna e nella nostra comparativa sull’Alta Via del Sale, ma soprattutto per come si comporta su strada. Spesso ruote tassellate, cerchi a raggi e ruota anteriore da 21” comportano rinunce quando si va alla ricerca del divertimento tra le curve, ma con lei di compromessi non ce ne sono. Precisa, composta ed efficace quasi come le naked di Borgo Panigale… con il vantaggio che quando l’asfalto finisce il divertimento continua eccome. E non vi nascondo che ha avuto peso nella scelta anche il suo design, che mi ha convinto fin dal principio.