La compatta sport touring Kawasaki si rinnova con interventi al motore, alla dotazione e all’estetica. Non cambia invece la versatilità che da sempre la contraddistingue.
IL RITORNO DELLA MEDIA Media cilindrata, leggera, consumi contenuti, costi di esercizio ridotti. A vedere le novità che continuano a essere presentate (moto 1200 con motori sempre più grossi e pesanti) sembra non esserci più spazio per moto come la ER-6F. Invece, la crisi di rigetto verso il “bigger is better” che attanaglia molti utenti delle due ruote offre alla nuova piccola Kawasaki molte chance di fare bene.
SPORT TOURING PER TUTTI Il progetto ER-6 è intelligente, in Kawasaki le hanno sempre venduto bene (più la nuda che la carenata in verità) e con l’arrivo dell’ultimo restyling anche la versione carenata si è conquistata i favori del mercato. Chi cerca una sport touring carenata, protettiva, con cui farci anche un viaggetto in coppia trova nella ER-6F una valida compagna.
NON SOLO LIFTING È la seconda volta che Kawasaki evolve il progetto ER-6 e in questa occasione ha messo mano in modo piuttosto approfondito anche alla tecnica, che comunque non viene stravolta ma evoluta. Il brillante bicilindrico in linea è stato evoluto cercando più coppia e brio ai regimi medio bassi che da sempre è il tallone d’Achille dei bicilindrici in linea di piccola cilindrata.
STESSA POTENZA MIGLIORE EROGAZIONE Non cambiano quindi i valori di picco (72 cv a 8.500, 64 Nm a 7.000 giri) ma dovrebbe cambiare la qualità dell’erogazione del motore, che dovrebbe quindi essere più pieno e brioso nei regimi che più contano su strada. Gli interventi al motore hanno toccato soprattutto la respirazione, con un nuovo filtro dell’aria e un nuovo scarico che oltre ad avere un silenziatore più voluminoso ha anche un compensatore tra i due collettori.
PIÙ ESCURSIONE I tecnici Kawasaki hanno messo mano anche al telaio, che cambia in modo piuttosto evidente nella zona posteriore facendosi più snello e robusto (ora la Kawasaki ER-6F 2012 può caricare fino a 200 kg, prima erano 180) e contribuisce a rendere la nuova Kawasaki più snella che in passato. Cambia anche il forcellone (tubolare e più simile nell’andamento “a banana” a quello della Versys che però è in alluminio) mentre le sospensioni hanno un’escursione più lunga (+2 mm monoammortizzatore +5 mm la forcella) per migliorare il comfort, la sella è più imbottita ma anche più bassa e le pedane sono più vicine tra loro di 50 mm.
PIÙ SNELLA Insommam chi guiderà la nuova ER-6F probabilmente si troverà tra le gambe una moto più snella che in passato, e dire che la ER era già una moto molto magra! Tra le altre caratteristiche della piccola sport-touring di Akashi il parabrezza regolabile su tre posizioni e il ritorno a una strumentazione mistam con contagiri analogico e display digitale.