Suzuki presenta a Intermot 2018 la versione definitiva della Katana 2019. Motore della GSX-S 1000 da 150 cv, design made in Italy
GRADITO RITORNO Il prototipo mostrato lo scorso anno a EICMA è piaciuto talmente tanto ai vertici Suzuki che hanno deciso di farlo diventare una moto di serie, dando nuova vita ad un grande classico di Hamamatsu: la Suzuki Katana. Il modello definitivo non si discosta di molto ne dalle linee del concept, ne da quelle del modello originale, riportando alla luce i fari di forma quadrata. Ecco come è fatta la nuova Katana.
BASE CONOSCIUTA Nonostante le voci insistenti sull’utilizzo di un motore sovralimentato, Suzuki ha deciso di fare affidamento su una base solida, quella della naked GSX-S 1000. Per ora niente turbo o compressori… peccato! Ma la scelta è comunque comprensibile, il quattro cilindri che spingerà la Katana ha un pedegree di tutto rispetto, è infatti la stessa unità adottata sulle Gixxer 1000, prodotte dal 2005 al 2008, in grado di erogare 150 cv a 10.000 giri e 108 Nm di coppia massima a 9.500 giri/min.
DOVE VI HO VISTO? Anche telaio, sospensioni e freni sono tutti elementi dalla comprovata efficacia: il primo è un doppio trave in alluminio già in uso per le GSX-S, accoppiato ad un forcellone di derivazione GSX-R 2016, le sospensioni sono le KYB mentre per i freni si è scelto un impianto Brembo con pinza monoblocco all’anteriore con due dischi da 310 mm di diametro.
LINEA GIUSTA Gran parte del merito per la rinascita di questo classico va data al designer italiano Franescoli, abili nel reinterpretare in chiave moderna le geometrie tipiche degli anni ’80. La nuova Katana sembra disegnata a suon di fendenti con linee tese e sfuggenti. Azzeccata la scelta di mantenere la forma squadrata per il faro anteriore (full LED come quello posteriore) e la linea del serbatoio. Mi lascia qualche dubbio la scelta manubrio in stile adventure touring, a mio avviso penalizzante nel comportamento dinamico.
TECNOLOGIA Le linee d’altri tempi si abbinano ad una tecnologia al passo con i tempi. La nuova Katana ha infatti tre livelli di traction control e il sistema Easy Start System che agevola l’accensione della moto mediante l’uso di un solo pulsante. Moderna anche la strumentazione digitale, personalizzata con logo Katana, che comunica con l’utente tramite caratteri bianchi su sfondo nero. Peccato non trovare un bel TFT come ormai è consuetudine su molte moto di segmento medio alto. Suzuki non ha ancora dichiarato quando arriverà nei concessionari, medesimo discorso per il prezzo. Appena ci saranno aggiornamenti ve li comunicheremo tempestivamente.