Ducati, Brembo, KTM: il COVID-19 coinvolge i principali marchi italiani ed europei. Ecco chi si ferma e chi va avanti
REAZIONE A CATENA A una settimana dal decreto ministeriale relativo alle forme di contrasto alla diffusione del Coronavirus in Italia, diversi protagonisti dell’industria motociclistica hanno dovuto interrompere la loro produzione. Non solo nel Bel Paese, ma anche in altre aree dell’Europa: sia perché il COVID-19 si sta diffondendo in tutto il Vecchio Continente, sia perché l’Italia è coinvolta direttamente nella catena produttiva di aziende dislocate nei paesi circostanti. Non neghiamo che nei prossimi giorni le aziende potranno cambiare i loro piani di produzione, ma stando alla situazione attuale, vi mostriamo l'attuale panorama motociclistico italiano ed europeo ai tempi del Coronavirus.
La linea di produzione di KTM a Mattighofen, Austria
AUSTRIA E GERMANIA Stop alla produzione di KTM a Mattighofen (Austria), di Husqvarna e GasGas. A dirlo è Stefan Pierer, a capo della holding “Pierer Mobility Group” che controlla i marchi precedentemente citati. In un comunicato ufficiale, il miliardario austriaco ha dichiarato che “a partire dal 30 marzo fino al 10 aprile, saranno interrotte le linee produttive” in quanto “molti fornitori sono italiani, dunque per evitare interruzioni di produzione impreviste, verranno anticipate le ferie della compagnia per stabilizzare la produttività nel lungo periodo”. Nonostante ciò, Pierer afferma la piena disponibilità dei modelli in tutta la rete globale di dealer. Storia diversa a Monaco di Baviera: 150 impiegati di BMW sono stati costretti alla quarantena forzata dopo essere stati a contatto con un loro collega risultato positivo al tampone. Nonostante questo avvenimento, la Casa dell’Elica ha mantenuto attive le linee di produzione di auto e moto.
La linea di produzione di Brembo
INDUSTRIA BERGAMASCA E proprio facendo un focus sui fornitori italiani che troviamo due aziende leader nel settore come Acerbis e Brembo, entrambe situate nell’area della provincia Bergamo, zona particolarmente colpita dal virus. Acerbis, oltre a produrre abbigliamento, sono i principali fornitori di parti di primo equipaggiamento di diverse Case motociclistiche (come KTM). Brembo invece è leader nella costruzione di impianti frenanti di primo equipaggiamento per la maggior parte delle aziende auto e moto, ma a causa del Coronavirus gli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano hanno dovuto interrompere la produzione: la scelta – “più che saggia” come dichiarato dai sindacati – coinvolge circa 3.000 persone.
STOP&GOSettimana scorsa vi avevamo raccontato di alcune case motociclistiche che, grazie a misure di prevenzione, hanno continuato a produrre a pieno regime. Nonostante le misure cautelari prese da Piaggio, un operaio a Pontedera è stato trovato positivo: secondo la stampa locale, un operaio è risultato positivo al tampone, costringendo in quarantena 20 suoi colleghi. MV Agusta ha deciso di continuare la produzione ma a personale ridotto, al fine di garantire la continuità operativa. Dopo un'intensa sanificazione di tutte le aree comuni e produttive, Aprilia a Noale (VE) e Moto Guzzi a Mandello del Lario (LE) continuano a produrre come affermato la scorsa settimana. Lo stop arriva da Ducati a Borgo Panigale (BO), così come Moto Morini situata a Trivolzio (PV) si fermano in attesa del 3 aprile, termine ultimo delle misure cautelari previste dal DPCM del 9/3/2020.