Esposta a Milano una interessante naked con motore bicilindrico a V di 90°. La Comet offre prestazioni interessanti e molti richiami a modelli di successo della produzione Suzuki. Il motore però è fatto in casa.
Quello di Hyosung è un marchio relativamente nuovo nel panorama italiano, certo è che il marchio asiatico sta facendo di tutto per mettersi in mostra. Prima si è concentrata sugli scooter di tutte le taglie e fogge e sulle moto di piccola cilindrata. Adesso la Hyosung (importata e distribuita in Italia dalla Hyosung Italia con sede a Bolzano) compie un passo importante, buttandosi nelle medie cilindrate con una naked semplice e performante. La Comet 600 è la vera novità allo stand del costruttore asiatico.
Fa piacere constatare che in tempi in cui molti costruttori (anche nostrani) corrono ad acquistare i motori dai colossi giapponesi, Hyosung abbia scelto la strada più difficile: quella del fai da te. Il motore, progettato e realizzato internamente alla Hyosung, offre anche spunti interessanti. La Comet 600 monta, infatti, un bicilindrico a V di 90° con raffredamento a liquido e distribuzione bialbero in testa con quattro valvole per cilindro. Soluzioni moderne che consentono al 600 Hyosung di sviluppare 65 cv a 9000 giri e una coppia di 58 Nm a 7500 giri. Numeri e caratteristiche interessanti che avvicinano il twin coreano al bicilindrico Suzuki 650 che tanto piace per erogazione e prestazioni.
La Comet non dispiace nemmeno esteticamente. In generale prende molti spunti dalle naked di successo di casa Suzuki. Del motore abbiamo già detto, ma anche il telaio a doppia culla in acciaio ricorda quello della vendutissima GS 500 con le due travi superiori ben dimensionate a sezione rettangolare. Mentre il codino con il posto del passeggero rialzato è ispirato a quello della SV 650. Poi, Hyosung ci mette del suo con una bella forcella a steli rovesciati, cerchi dall’aspetto grintoso e un un impianto frenante affidato ad una coppia di dischi (uno all’avantreno, uno al retrotreno). Una bella motoretta, piacevolmente compatta e soprattutto leggera, con 140 kg a secco dichiarati promette di essere un vero furetto.
Esposte a Milano anche le sorelline minori Comet 125 e 250 già viste l’anno scorso all’Intermot di Monaco che vantano la stessa impostazione tecnica e motori sempre bicilindrici ma a V di 75° e con raffreddamento ad aria. La produzione delle piccole Comet dovrebbe iniziare a metà del 2002. Per la 600 occorrerà attendere un po’ di più.