Ce l'aspettavamo la nuova VTR fedele alla filosofia che vede i modelli di punta Honda rinnovarsi completamente ogni due anni anche la bicilindrica di Tokio ha subito una lunga lista d'aggiornamenti. Primo obbiettivo? Ritornare competitiva nei confronti delle altre supersport bicilindriche con la quale la VTR si deve confrontare.
Del resto la VTR ha saputo dimostrare sul campo, anzi in pista, il suo potenziale. Ma quella che ha corso e vinto lo scorso mondiale SBK pare essere ormai una lontana parente della SP1 che si trova nei concessionari.
E allora cambia tanto la VTR al punto che cambia anche il nome da SP-1 a SP-2 un salto di una cifra ad evidenziare il fatto che il salto generazionale è netto. La riduzione del peso è stata una delle priorità dei tecnici Honda che hanno attinto a piene mani dalla esperienza delle competizioni per aumentare la maneggevolezza e la guidabilità della loro bicilindrica da sempre considerata un po’ "pesante" da guidare. Le modifiche che più saltano all’occhio sono quelle del nuovo forcellone e dei nuovi attacchi forgiati del telaio. Ma cambiamenti importanti hanno interessato anche la meccanica. Radicale l’intervento all’alimentazione. A ingozzare il bicilindrico Honda provvedono ora due giganteschi corpi farfallati da 62 mm che sostituscono i precedenti da 54 mm. La benzina è spruzzata da doppi iniettori a 12 ugelli, che sostituiscono le unità con 4 fori utilizzate sulla SP-1. Grazie a queste modifiche il motore della SP-2 ha visto crescere la potenza 4 cavalli in più (ne vengono dichiarati 135) ma soprattutto dovrebbe essere più reattivo nel rispondere ai comandi dell’acceleratore.
Tutto nuovo l’impianto di scarico con nuovi collettori dalla forma differente -anch’essi derivati da quelli delle moto ufficiali- e finalmente alleggeriti anche i voluminosi terminali di scarico, sono ancora in acciaio inossidabile ma hanno pareti più sottili. Il telaio è tutto nuovo e pesa 740 g in meno del precedente, il forcellone è più leggero (- 700 g) , il perno di attacco del forcellone persa 190 g in meno, insomma la ricerca di maggior leggerezza non ha trascurato nessun particolare. La VTR SP2 è accreditata ora di 194 chili, sei in meno della SP1, un buon risultato anche se lontano dalle cifre di alcune superleggere quattro cilindri.