ADDIO ANTERIORATA Se intervistaste 10 motociclisti, e chiedeste loro qual è la più grande paura, la maggioranza vi risponderebbe la perdita d’aderenza della ruota anteriore in curva. Il motivo è presto detto, è la tipologia più frequente, sia a causa di frenate improvvise a moto piegata senza ABS Cornering, ma anche per il cattivo stato del manto stradale. E se ci fosse una soluzione? Honda sta lavorando ad un brevetto per introdurre un sistema automatico “anti-caduta”, ecco come funziona.
CONTROSTERZO SALVIFICO A salvare il motociclista dal suo peggior incubo, almeno stando ai brevetti depositati, ci penserebbe un rivoluzionario sistema automatico di controsterzata. Il sistema, infatti, rilevando la perdita d’aderenza tramite dei sensori, avviserebbe la IMU, che farebbe partire l’imput per azionare il sistema riportando in posizione corretta la ruota anteriore… Un po’ come fa Marquez con il suo gomito proverbiale.
Honda: il brevetto del sistema anti-caduta
IL BREVETTO Come spesso abbiamo detto, le moto presenti nelle domande di brevetto non sempre sono quelle su cui la determinata tecnologia verrà introdotta, ma non sorprende che in questo caso ci sia una Gold Wing, ammiraglia tecnologica della Casa dell’Ala. Guardando i disegni si riesce ad intuire il funzionamento del sistema. L’avantreno è collegato al telaio con dei braccetti ancorati alle piastre di sterzo, che vengono azionati da un servomotore per effettuare le necessarie correzioni. Quanto e quando effettuare la correzione è ovviamente deciso dalla piattaforma inerziale.
QUEL RAZZETTO DI BOSCH Che molti stiano pensando a qualche sistema di questo tipo non è affatto una rarità. In passato vi ho raccontato di un sistema a “razzo” sviluppato da Bosch. Il sistema faceva affidamento a dei gas compressi che, come un razzo propulsore, avrebbero sostenuto l’avantreno in caso di perdita d’aderenza. Di quel sistema non s’è più visto nulla, ma certamente ridurre al minimo questo tipo di cadute significherebbe un vero passo in avanti nel tema sicurezza su due ruote. Chissà quando lo vedremo in commercio, per la più semplice tecnologia radar cruise control ci sono voluti circa 4 anni, magari questa sarà l’invenzione del prossimo decennio.