L'ammiraglia dell'Ala dorata prova a vestire i panni della custom-cruiser con una nuova livrea all black e dando una sforbiciata alle sovrastrutture.
CAMBIO DI ROTTA La sua storia parla chiaro: nel corso dei decenni la Honda Goldwing ha sempre vestito i panni della moto turistica per antonomasia, un’icona dell’opulenza su due ruote dedicata soprattutto ai grandi macinatori di chilometri. Ora in Giappone pensano che sia giunto il momento di provare a reinterpretare la classica ricetta e con la Honda Goldwing F6B provano a fare vestire alla ammiraglia un abito più osé da custom-cruiser.
ALL BLACK La prima svolta è chiaramente dal punto di vista cromatico. La Honda Goldwing F6B rinuncia quasi completamente alla solita miriade di cromature per indossare una livrea all black a livello del telaio in alluminio, della forcella da 45 mm, dei cerchi da 18” e di numerosi altri particolari. Il nero, si sa, snellisce e in questa veste le forme giunoniche della sei cilindri nipponica appaiono a prima vista in effetti meno massicce.
CI HAN DATO UN TAGLIO Il resto i designer lo hanno ottenuto più a colpi di bisturi che non di matita. La Honda Goldwing F6B adotta infatti un parabrezzino rastremato mentre sul fronte opposto la novità più evidente è la rinuncia al bauletto. La sua sparizione, assieme all’adozione di una sella in pezzo unico dal taglio più minimalista (tutto è relativo…) regala alla coda un taglio sfuggente e grintoso, mentre ad assicurare una buona capacità di carico provvedono sempre le due borse laterali.
A DIETA Scorrendo la scheda tecnica si scopre che gli interventi hnno i loro effetti anche sulla bilancia. La Honda Goldwing F6B pesa infatti 24 kg meno della sorella gemella, pur mantenendo una dotazione di serie ricca, con standard tra le altre cose anche lo stereo con quattro altoparlanti e l’Abs. Il motore è il noto 1.800 sei cilindri boxer in configurazione da 118 cv e 167 Nm di coppia.
