Dopo avercelo fatto intravvedere all'Eicma dell'anno scorso, Honda mostra le foto ufficiali del suo rivoluzionario cambio a doppia frizione. Che sarà disponibile da subito sulla nuova VFR.
PIETRA MILIARE Honda non scherza affatto quando afferma che la nuova V4 diventerà una nuova pietra miliare, proprio come lo fu la prima VFR nel 1985. Man mano che passano i giorni emergono sempre nuove informazioni su questa moto, informazioni che non fanno che aumentare la curiosità nei suoi confronti.
SPORTIVA E… AUTOMATICA Estetica a parte (aspettiamo le foto ufficiali per giudicare) la VFR del terzo millennio manterrà la filosofia di bandiera tecnologica che le appartiene fin dalla prima versione. Sarà una moto davvero avanzata e sarà la prima moto Honda "sportiva" (più verosimilmente si tratta di una grossa sport touring con tanto di trasmissione a cardano) a montare un cambio completamente automatico. La prima al mondo, invece, ad utilizzare la tecnologia della doppia frizione.
NUOVA FRONTIERA? Una soluzione del tutto inedita per il mondo motociclistico (già utilizzata però in campo automobilistico) che assicurerebbe cambiate rapidissime in linea con la sportività di un mezzo come la moto. Abbiamo già trattato l'argomento l'anno scorso proprio in occasione dell'Eicma leggi qui l'articolo, ma un richiamino non fa male.
NON PERDE TEMPO Di fatto questa tecnologia utilizza due frizioni che operano alternativamente servendo una i rapporti dispari (1°, 3°, 5°) e l'altra i rapporti pari (2°, 4°, 6°). Il principio è quello di far trovare già innestato il rapporto successivo, tenuto in una "folle" virtuale dalla frizione associata, in modo tale che, al momento del cambio marcia (gestito dal pilota o dalla centralina se si sta guidando in modo del tutto automatico), tutti i tempi morti dati dalle fasi di stacco frizione-innnesto marcia-riattacco frizione siano annullati. Si ottengono così cambiate ultrarapide.
COMPATTAIl problema fino ad oggi era far "entrare" tutta questa tecnologia nel carter compatto di una moto, Honda c'è riuscita montando coassialmente le due frizioni e compattando al massimo il circuito idraulico che presumibilmente attua le cambiate vere e proprie. Come potete vedere dalle foto, nel carter c'è un cambio del tutto normale, con i suoi 12 ingranaggi, i suoi innesti frontali e il suo desmodromico. Non si tratta quindi di un cambio automatico tradizionale, ma si può parlare di un cambio meccanico robotizzato, il primo per una moto.
TRE MODALITÀ Questa trasmissione prevede tre modalità di funzionamento: due automatiche (D-Mode per la guida normale, S-Mode per quella sportiva) e una funzione completamente "manuale" in cui il pilota opera normalmente avendo lo stesso identico feeling di un cambio normale. Non siamo in possesso di altri dettagli, per ora, ma quello che vi possiamo dire è che il momento di scoprire le carte sulla nuova VFR (che sarà disponibile anche con cambio tradizionale oltre che con il Dual Clutch) è sempre più vicino.