Sport Cruiser con cuore automatico, la DN-01 passa in un paio d'anni da prototipo a realtà. Una moto rivoluzionaria non solo per il cambio ma anche per l'estetica. In mostra a Milano arriverà in primavera.
SFERA DI CRISTALLO Se l'avessero fatta automatica nessuno avrebbe avuto da ridire. Non per tirarcela, ma in occasione del salone di Parigi del 2005, parlando della Deauville avevamo pensato per lei un futuro senza marce. E la Honda che ti fa? Giusto un mese dopo a Tokio mostra la DN-01 (ne avevamo parlato anche allora), una moto automatica che della Deauville riprende il motore (almeno in parte). Esattamente due anni dopo te la ripropone fatta e finita, pronta per la produzione.Dai riflettori di Tokio (dove abbiamo potuto vederla molto da vicino) a quelli di Milano il passo è più breve di quel che sembra e all'Eicma la DN-01 si propone sicuramente come una delle moto più innovative.
FUTURISTICA La DN è una Sport Cruiser (come la definisce Honda) equipaggiata con un cambio automatico, che badate bene, non centra nulla con i cambi automatici utilizzati fino ad oggi sui maxi scooter o sulla Mana. Per la DN Honda utilizza un cambio denominato HFT (Human Fitting Trasmission) che funziona sul principio del cambio Badalini. Questo cambio, progettato e realizzato negli anni cinquanta dall'italiano (manco a dirlo) Giovanni Badalini, fu utilizzato all'epoca su parecchie auto americane ed è stato ripreso da Honda, che ci sta lavorando da parecchi anni avendolo già sperimentato sullo scooter Junoe sulla CR 250 cross che ha corso (e vinto) nel campionato giapponese.
CAMBIO "AVANTI" È un cambio idraulico volumetrico che assicura grandi prestazioni, soprattutto in ripresa, assorbe pochissima potenza, nulla a che vedere quindi con pulegge, massette e cinghie. Niente frizione o leva del cambio, la DN-01 si gestisce esclusivamente dal manubrio con due bottoni. Il cambio consente al pilota di scegliere tra tre modalità di utilizzo: Drive, Sport e Manuale a 7 rapporti. Una tecnica tutta particolare, quindi, che non può non fare da contorno ad una moto altrettanto particolare.
SPORT CRUISER Guardandola bene si capisce come l'appellativo di Sport Cruiser coniato ad hoc per lei da Honda calzi a pennello a questa nuova moto. Il frontale è piuttosto aggressivo, con un cupolino basso e profilato, il forcellone monobraccio lascia scoperto un cerchio dal design aggressivo calzato con un gommone da ben 190/50 come sulle sportive più arrabbiate. Ma poi la posizione in sella è decisamente confortevole (da cruiser appunto) con sellone piazzato molto in basso e le pedane piuttosto avanzate. Rispetto al prototipo visto due anni fa la DN, (soprattutto quella con l'abito scuro) si è anche un po' incattivita grazie ad un maggiore utilizzo del nero per cerchi e altri particolari. Stonano un po' a parer mio le pinze freno e le flangie dei dischi color oro, degustibus.
FULL OPTIONAL La dotazione è completissima con un cruscotto degno dell'astronave di Star Trek, tutto digitale, dove non mancano un navigatore piazzato in centro al manubrio e una bella coppia di casse dello stereo pronto a sollazzare le orecchie del pilota, il massimo quindi per viaggiare in pieno relax.
UN CLASSICO L'unica cosa che non arriva dal futuro è il motore derivato (cambio a parte ovviamente) dal già citato bicilindrico di 680cc quattro valvole nato sulla Deauville e recentemente migrato anche sulla Transalp. La potenza non è dichiarata anche se è lecito pensare che non si discosterà di molto da quella della Deauville. Magari sulla DN-01 potrà anche essere un po' più brillante, anche se la zona rossa sulla DN è piazzata prima di quella della Deauville (7.800 giri invece di 8.500) Staremo a vedere.
COMODA E DINAMICA Già dai tempi della sua prima apparizione a Tokyo Honda promette per la DN-01 una guida molto dinamica, ottenuta con un bilanciamento ideale dei pesi tra anteriore e posteriore, e un baricentro particolarmente basso che riuscirebbe nell'impresa di rendere agile anche una moto con il passo di ben 1.605 mm.
POLTRONA PER DUE Grande attenzione anche per il passeggero che siede su una bella sella ampia. Il guidatore può stravaccarsi grazie alle enormi pedane, e alla sella alta solo 680 mm che se confermata come nella moto di Tokyo dovrebbe avere lo schienale regolabile.Dalle foto spuntano anche ruote foniche e pinze a tre pistoncini tipiche dell'impianto CBS-ABS che sicuramente non può mancare sulla DN. Anzi conoscendo Honda è facile intuire che la versione full optional sarà l'unica importata. L'arrivo è previsto per la prossima primavera. Prezzo non ancora definito.