Semicarenata per farci un po' di tutto. La CBF cresce di cilindrata ma non perde il vizio della versatilità. Linea sobria e buoni contenuti.
UN LITRO DI VERSATILITA' Cresce la famiglia CBF e si allarga verso l'alto con l'arrivo della versione da 1000 cc, quasi una risposta alla FZ1 di casa Yamaha, anche se Honda, con la CBF punta più alla versatilità che alla sportività. Lo spirito della CBF è, infatti, il medesimo della piccola 600, ovvero far vivere la moto in totale disimpegno, offrendo buone prestazioni ma anche una guida facile e soprattutto una capacità di servire il padrone in ogni condizione.
CUORE NOBILE Per questo umile compito è stato scelto il cuore più nobile che ci sia attualmente in casa Honda. Il quattro cilindri in linea che equipaggia la CBF è, infatti, nientemeno che lo stesso della CBR 1000 RR, opportunamente rivisto per scendere fino a 97 cv a 8000 giri, con una coppia di 97 Nm a 6.000 giri. L'erogazione dovrebbe quindi essere molto piacevole e corposa ai medi e bassi regimi.
MOTORE STRESSATO Il motore è appeso ad un telaio monotrave e funge da elemento stressato. Poi tante cose semplici ma funzionali allo scopo. La forcella tradizionale ha steli da 41 mm, l'ammortizzatore offre la regolazione del precarico, i freni sono i classici, per Honda, dischi da 296 mm con pinze a quattro pistoncini che diventano tre affiancati nel caso della versione con ABS. Sulla guidabilità della moto non ci dovrebbero essere dubbi visto che la 1000 ha le stesse misure della 600 (interasse 1484 mm), e come la 600 ha la mania della personalizzazione dell'assetto.
SI REGOLA TUTTA L'ergonomia è ben curata, con la sella regolabile su tre altezze differenti e il manubrio che può avanzare o arretrare semplicemente ruotando i risers. Anche il cupolino si regola su due posizioni.