Come sarà la moto del futuro? Una risposta prova a darla la Frog eBike 2012, mettendo l'accento sul vuoto che lascerà il motore termico.
VECCHIE STORIE Se il nome Frog vi dice pochino, aspettate a cospargervi il capo di cenere, perché qualche attenuante l’avete: il legame tra questo studio di design e il mondo delle due ruote risale a un bel po’ di tempo fa. Era infatti il 1985 quando il fondatore, Hartmut Esslinger, dopo aver collaborato con la Apple a molti progetti, disegnò la Frog FZ750 Rana, una sportouring su base Yamaha decisamnte all’avanguardia per quell’epoca e capace di ispirare molti designer per gli anni a venire.
SOTTOVUOTOOggi la Frog prova di nuovo a guardare nella sfera di cristallo e a immaginarsi la moto di domani, affidando il compito alla sua “prima matita solista”, Jin Seok Hwang. Il risultato è questa Frog eBike 2012, realizzata partendo dall’idea che i carburanti fossili rappresentino un vincolo con il passato da rompere, anche dal punto di vista stilistico. La eBike 2012 dice quindi addio al motore termico, per convertirsi a quello elettrico e sottolinea la cosa lasciando proprio vuoto lo spazio tradizionalmente occupato da carter e cilindri.
IL BUCO CON LA MOTO INTORNO La scelta è chiaramente un po’ provocatoria: piazzare lì in mezzo un bel pacco batterie sarebbe stato facile e avrebbe consentito magari di dichiarare un’autonomia elevata. La Frog eBike 2012 non vuole però finire nelle vetrine delle concessionarie, pur utilizzando tecnologie attuali ed essendo quindi tecnicamente industrializzabile. Questa concept, con le batterie piazzate nella parte bassa del telaio e il motore alloggiato nella ruota posteriore, si limita a lanciare il sasso nello stagno, a dire che l’assenza del motore andrà vista come un vuoto da colmare, reinterpretando la moto e andando alla ricerca di nuove emozioni. Come dice Renzo Arbore in un vecchio spot,: “Meditate, gente, meditate!”…