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UK taglia i fondi per moto e scooter elettrici... e in Italia?


Avatar di Danilo Chissalé, il 21/12/21

2 anni fa - Altro che futuro elettrico, i fondi per l'ecobonus sono già esauriti

Ecoincentivi moto e scooter elettrici: disponibilità e tagli
Il Dipartimento dei trasporti UK riduce gli incentivi per l'acquisto di moto e ciclomotori elettrici e da noi? Quello che c'è da sapere

La svolta elettrica per moto e scooter non ha ancora assunto le proporzioni della rivoluzione ma, sotto la spinta del volere istituzionale e degli utili ecoincentivi, il mercato delle due ruote a batterie ha fatto registrare un incremento del 5,17% su base annua con 8.153 mezzi immatricolati (+140% sul 2019). Rispetto al totale del venduto fino al terzo trimestre la cifra rappresenta il 3,2% un dato marginale ma in continua crescita. In questi giorni sta facendo discutere – specialmente in questo momento favorevole per la transizione elettrica – la scelta del Dipartimento dei trasporti britannico che ha annunciato una riduzione degli incentivi per l'acquisto di moto e ciclomotori elettrici. Una marcia indietro clamorosa o c’è dell’altro? In Italia com’è la situazione? Facciamo chiarezza.

TAGLI IN UK Come da noi, anche nel Regno Unito l'acquisto di veicoli non inquinanti è incentivato dallo stato con dei bonus. Recentemente il Dipartimento dei trasporti ha fatto marcia indietro, annunciando un taglio di quest’ultimi anche per le due ruote. La decisione andrà a colpire le moto il cui prezzo d’acquisto supera le 10.000 £ (11.750 €) ma, soprattutto, i ciclomotori con un valore calmierato a 150 £ (176 €); Con le nuove direttive, invece, le moto fino a 10.000 £ godranno di un incentivo pari al 35% fino a un massimo di 500 £. Insomma una falciata agli ecoincentivi che fa molto discutere… ma nel Belpaese com’è la situazione?

AL MOMENTO SIAMO A 0 Se abitate in una grande metropoli e siete attenti al parco circolante avrete certamente notato una sempre più nutrita schiera di scooter elettrici, prevalentemente delle società di sharing ma anche quelli privati sono in incremento. Questa impennata – il gioco di parole ci stava – ha portato a prosciugare il bacino di 20 milioni di euro stanziati dallo stato per chi rottamava un veicolo (da Euro 0 a Euro 3) per acquistare un veicolo elettrico, ma anche per chi semplicemente decideva di aggiungere al suo garage un veicolo non inquinante. Al momento, dunque, gli incentivi sono terminati ma per il futuro le notizie sono incoraggianti.

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TORNANO E CRESCERANNO Al netto di eventuali dietrofront – sulla falsa riga di UK e Norvegia – che al momento risultano improbabili, lo Stato ha già stanziato ulteriori 20 milioni per il 2022 e altrettanti per il 2023. Ma non è finita qui perché per il futuro a medio-lungo termine è previsto un incremento fino a 30 milioni di euro all’anno per il biennio 2024-2026. Insomma, la volontà da parte dell’amministrazione è sicuramente quella di aiutare ancora a livello economico questa transizione che al momento, però, non ha ancora fatto registrare i numeri che le istituzioni s’auspicherebbero. Siamo un popolo ancorato al passato o forse sono tecnologie e infrastrutture a non trasmettere la giusta fiducia in questa transizione?


Pubblicato da Danilo Chissalè, 21/12/2021
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