Alla Ducati World Premiere erano disegni, a EICMA le vedremo dal vivo. Scrambler Desert X e Motard, ecco come sono
SORPRESA! La scorsa settimana si è tenuta laDucati World Premiere, l’evento che ci ha mostrato tutte le novità di Ducati e Scrambler in anteprima rispetto a EICMA 2019. Tra una bici elettrica in serie limitata e un’esotica naked da 208 cavalli e ali biplano (sì, la Streetfighter V4), l’a.d di Ducati – Claudio Domenicali – sorprendendo i suoi stessi colleghi addetti alle PR ha mostrato due nuove Scrambler: la Motard e la Desert X.
DA CARTA A METALLO Purtroppo per i presenti, me compreso, si trattava solamente di disegni ma la promessa del numero uno di Borgo Panigale è stata chiara: le vedrete a EICMA 2019 in una sezione a loro dedicata… in carne e ossa. O metallo e benzina se preferite. Oltre alla promessa, Domenicali ci ha dato anche qualche indizio su come saranno le due concept che, in un futuro non troppo remoto, potrebbero diventare modelli di serie. Scopriamolo insieme.
MOTARD Partiamo dalla Motard. Chi si aspetta una moto teppistica come Hypermotard, Dorsoduro o KTM 690 SMCR è fuori strada, entrambi i concept manterranno le peculiarità del brand Scrambler: divertimento senza impegno. La Motard è costruita attorno alla Scrambler 800, ma dotata di sospensioni a lunga escursione, uno scarico dedicato e un look specifico. Invariati telaio e motore, il bicicilindrico da 803 cc e 74 cv di potenza massima.
Cagiva Elefant Orioli
NEL RECORDO DI ELEFANT La Motard è piaciuta ai presenti, ma lo stupore è esploso in sala quando sui maxi schermi è apparso il concept Desert X: una adventure ispirata ai grandi Raid nei deserti con livrea che ricorda la Cagiva Elefant, spinta dal motore Ducati a L da 904 cc, vincitrice della Dakar con in sella Orioli nel 1990 e nel 1994. Ora quel motore non è più in produzione, al suo posto al centro della Desert X c’è il motore della Scrambler 1100. Anche per lei sospensioni rialzate, scarico Termignoni dedicato e una carenatura che si discosta dai classici stilemi Scrambler.