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Ducati Hypermotard MY 2013, anche in video


Avatar Redazionale, il 12/11/12

12 anni fa - Tutta nuova la Ducati Hypermotard MY 2013

È tutta nuova la Ducati Hypermotard MY 2013, dal primo all’ultimo bullone: inedito motore 821 cc da 110 cavalli e tre varianti di modello: Hypermotard, Hypermotard SP e la nuova Hyperstrada. Anche in video

RIVOLUZIONE C’è sempre quel momento in cui si cambia passo, si cambia lavoro, si cambia look. Si chiama punto di rottura e anche per l’Hypermotard è arrivato il momento. La Ducati Hypermotard MY 2013 infatti, molla l’ormai anzianotto motore 1100 raffreddato ad aria per fare spazio a un super-tecnologico bicilindrico raffreddato a liquido. Non solo motore però, la nuova Hyper è tutta nuova anche nel telaio, nell’elettronica e nello stile. E non è tutto, dall’anno prossimo, sarà disponibile in tre versioni: Hypermotard, SP e la nuovissima Hyperstrada, una sorta di cross-over, di quelle che oggi vanno tanto di moda. Eccole in dettaglio e in video.

MI LASCI I NUMERI? Partiamo dalla novità più eclatante, il motore. Come detto, infatti, la Ducati Hypermotard MY 2013 abbandona la vecchia unità raffreddata ad aria per fare spazio a un ben più moderno bicilindrico raffreddato a liquido. Si tratta del nuovissimo Testastretta 11° (come da tradizione, 11 sono gli angoli di incrocio valvole) da 821 cc (88 x 67,5 sono i millimetri di alesaggio e corsa), in grado di erogare 110 cavalli a 9.250 giri/min e una coppia di circa 92 Nm a 7.750 giri/min.

MOTORE CHE PASSIONE! La Ducati Hypermotard MY 2013 abbandona dunque la storica configurazione 2 valvole passando così a 4 valvole per cilindro, con tanto di raffreddamento a liquido. Full Ride-by-Wire, iniettori di ultima generazione (ottimizzano la vaporizzazione), aria secondaria (migliora la regolarità di marcia) e così via discorrendo, sono solo alcune delle tecnologie del nuovo motore. Il cerchio si chiude con la frizione APTC, dotata di comando idraulico e sistema di antisaltellamento. Per i più scettici, poi, in Ducati hanno fatto tombola: gli intervalli di manutenzione si sono parecchio allungati, con il registro valvole da effettuarsi ogni 30.000 chilometri.

QUOTO IN PIENO Se il motore della Ducati Hypermotard MY 2013 è tutto nuovo, anche il telaio (e le relative quote) non scherza. Rimane un traliccio in acciaio, è vero, ma è stato completamente riprogettato, a partire dai numeri. Ora infatti ci sono 25,5° di inclinazione del cannotto di sterzo contro i 24 precedenti (avancorsa di 104). Questo fa ben sperare, perché se si poteva rimproverare qualcosa alla vecchia Hyper era proprio la forcella, eccessivamente “in piedi” e poco comunicativa. Aumenta anche l’angolo di sterzata, ora pari a 70°, come anche l'interasse a quota 1.500 millimetri. Anche il serbatoio cresce, facendo segnare +3,6 litri per un totale di 16 litri. Tanto per non sbagliare, anche l’impianto frenante è inedito: all’anteriore ora ci sono due pinze radiali monoblocco M4.32 Brembo a 4 pistoncini che lavorano dischi da 320 millimetri. Di serie su tutte le versioni, l’ABS Bosch 9MP disinserbile.

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WEDDING PLAN L’altra grande novità che la Ducati Hypermotard MY 2013 porta con sé è la pesante mano di elettronica, che parte dai Riding Mode. Questi, come tradizione vuole, intervengono sul sistema ABS (tre livelli), sul DTC (Ducati Traction Control, otto livelli) e sui Power Modes (le tre “mappe”), introducendo così il DSP (Ducati Safety Pack) nella famiglia Hypermotard. Il primo Riding Mode è Sport, e prevede potenza piena, erogazione diretta, ridotto intervento del sistema DTCe livello 1 per il sistema ABS (ridotto controllo del sollevamento del posteriore). La modalità Touring invece è decisamente più tranquilla: offre sempre 110 cavalli, ma la risposta è più progressiva, il DTC è più invasivo e l’ABS è tarato a livello 2. Infine l’Urban: 75 cavalli, DTC più prepotente e ABS pronto a salvarvi al minimo segnale.

A PARTE Discorso a parte per quanto riguarda l’Hypermotard SP, la versione più cattiva delle tre: per lei infatti, i Riding Mode rimangono tre, ma di diversa estrazione. Si parte con Race, modalità che fornisce 110 cavalli, risposta direttissima al gas, intervento minimo del sistema DTCe ABS a livello 1 con applicazione al solo anteriore e senza controllo del sollevamento del posteriore. Il Riding Mode Sport, invece, è lo stesso delle sorelle più tranquille, mentre la modalità Wet è l’equivalente Urban (75 cavalli, poco DTC e tanto ABS). Infine, si ricorda che i livelli del DTC sono sì preimpostati a seconda del Riding Mode selezionato (come anche l’ABS), ma ciascuna modalità è customizzabile a piacimento. Più di così…

NEW ENTRY Altra primizia è la Hyperstrada, una versione più turistica e tranquilla di quanto visto finora. In sostanza, rappresenta una sorta di cross-over tra il mondo motard e quello del turismo. Di serie, infatti, l’Hyperstrada è dotata di borse laterali semi-rigide, capaci di 50 litri; volendo, inoltre, è disponibile come accessorio anche un top case da 31 litri. Altre peculiarità sono il manubrio più alto di 2 centimetri, parabrezza rialzato, prese di corrente ausiliarie, sella speciale (più larga, più bassa e più spessa) e maniglie per il passeggero. Parlando di sospensioni, invece, trovano posto una forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 millimetri con corsa di 150, mentre al posteriore è montato un monoammortizzatore Sachsregolabile in estensione e precarico. Totale del conto: 181 chili a secco, con pneumatici Pirelli Scorpion Trail e cerchi a 10 razze in alluminio fuso. L’Hyperstrada sarà disponibile nella colorazione rosso Ducati o arctic white.

LE SOLITE DUE Le altre due versioni ricalcano quelle di oggi. Si parte con l’Hypermotard standard, 110 cavalli, peso a secco di 175 chili, manubrio avanzato e rialzato rispetto al passato e sella posta a quota 87 centimetri (optional quella più bassa di un paio di centimetri). La forcella è la stessa Kayaba della Hyperstrada, ma rispetto a quest’ultima ha una corsa di 170 millimetri. Dietro, invece, la storia è la stessa. Le scarpe della nuova Hyper sono le Pirelli Diablo Rosso II nelle classiche misure 120/70 - 17 all'anteriore e 180/55 - 7 al posteriore, mentre le colorazioni saranno il rosso Ducati o il dark stealth con telaio rosso e cerchi neri.

CATTIVA DENTRO Come di consueto, l’SP rappresenta la versione più estrema: aumenta l’altezza da terra, in questo caso a  210 millimetri e cambiano le sospensioni, un’accoppiata Marzocchi davanti – Ohlins dietro totalmente regolabili. Aumentano anche le rispettive corse, che nella SP sono di 185 millimetri davanti e 175 dietro. Anche le ruote sono diverse: i cerchi sono dei Marchesini a tre razze in alluminio forgiato, mentre per le gomme si è optato per delle Pirelli Diablo Supercorsa SP in misura standard. Gli altri componenti esclusivi sono il parafango anteriore e le cartelle motore in carbonio, la pompa radiale anteriore con leva regolabile in 5 diverse posizioni e la sella dedicata (quota 890 millimetri). Totale: solo 171 di peso a secco. L’Hypermotard SP sarà disponibile nella livrea Ducati Corse rossa, bianca e nera, con elementi in grigio e traliccio rosso.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 12/11/2012
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